Esce oggi per I Fari de La Nave di Teseo la nuova fatica letteraria di Ugo Volli “Musica sono per me le Tue leggi. Storie di Davide, re d’Israele.”
Dedicare un libro al re Davide è una sfida non facile che Volli dimostra in ogni pagina di voler accettare e vincere, con un racconto genuinamente ebraico, avvincente, brillante e incalzante, ricco di dettagli, di traduzioni inedite dei Salmi, di personaggi immortali e di comparse, di passioni, di amori e di guerre.
Per il popolo ebraico Davide è il giovane eroe che riesce inaspettatamente nell’impresa di sconfiggere Golia, è l’uomo che parla con il Cielo, che sa porsi al cospetto del Signore con la sua profonda umanità, con la sua fragilità e la sua determinazione, è il grande re che governa e difende strenuamente la Terra d’Israele, ponendo le basi del Tempio.
Volli offre a tutti i lettori, indistintamente, spunti di riflessione, dettagli e sfaccettature che potrebbero apparire banali, ininfluenti ma non lo sono affatto, affreschi su cui tornare più e più volte per studiare e imparare le Scritture: dal libro dei Re, ai Salmi, alle Cronache, a Samuele
Gli apparati del volume sono imprescindibili: permettono di comprendere le genealogie, i maestri talmudici e i commentatori, i luoghi e le popolazioni, di ritrovare ii termini tecnici della cultura biblica e rabbinica. Le oltre cinquecento pagine contengono uno studio sapiente, metodico e rigoroso nel proporre le fonti e vivace nell’offrirle anche ai meno esperti.
Davide a cinquant’anni raggiunge l’apice della sua esistenza “è già nella storia – scrive Volli – al vertice della memoria ebraica e ci resterà per sempre (…) Ha addirittura il coraggio (o l’imprudenza) di nominare sacerdoti i suoi figli, anche se essi come lui appartengono alla tribù di Giuda e non a quella di Levi, cui i sacerdoti (Kohanim) devono appartenere. Ma è da qui, da questo culmine, che inizia la sua decadenza, un declino doloroso e amaro. È un declino innanzitutto familiare, che riguarda i comportamenti suoi e dei suoi figli, e non le relazioni di stato o i rapporti fra le tribù o fra il suo regno e gli stati vicini. Siamo nel campo dell’etica, anche se le conseguenze politiche saranno importanti.” Nella terza parte del libro, intitolata significativamente: “La decadenza”, Volli propone la non facile analisi storiografica della vicenda di Bathsheva, dedotta dal libro di Samuele, offrendo anche una interessante lettura del Salmo 51, ritenuto coevo dalla tradizione e per il suo contenuto, in cui vengono anticipati i temi profetici della contrapposizione fra sacrifici e pentimento individuale o la purificazione dei peccati che Dio può concedere. “Il pentimento di Davide – osserva Volli – è qualcosa di fondamentalmente nuovo nella storia biblica. Non vi sono personaggi precedenti che riconoscano il loro errore in termini così semplici e radicali.”
Il viaggio alla scoperta di Davide è un viaggio che merita sempre di essere intrapreso con curiosità e passione e ancor più grazie la sapiente narrazione di Volli.