Siamo nell’ottobre del 2005 e inaspettatamente sulla scrivania arriva direttore del Mossad arriva un documento davvero incredibile. Si tratta di un plico inoltrato dagli agenti infiltrati in Siria e il suo contenuto è qualcosa di esplosivo, sotto tutti i punti di vista. La reazione del Mossad, del capo di stato e degli esponenti politici è incontrollabile, l’allerta estremamente alta così come l’urgenza di dover intervenire contro una minaccia che si sta concretizzando sempre di più contro lo Stato ebraico. Per questo si decide di progettare e attuare “l’operazione fuori dagli schemi”, il piano attraverso cui gli agenti del Mossad tenteranno il tutto per tutto, con l’obiettivo di contrastare una minaccia di dimensioni bibliche. Michael Sfaradi torna con una nuova spy story che tiene col fiato sospeso dall’inizio alla fine. Un romanzo denso di colpi di scena che, come nel libro precedente “Mossad. Una notte a Teheran”, stupisce per la suspense e per l’adrenalina che trasmette pagina dopo pagina.