Sono i legami che ci tengono vivi. I legami famigliari, quelli d’amore, quelli di lavoro, anche quelli che talvolta ci spezzano e ci fanno male. I legami coniugati in tutte le sfumature dei sentimenti di cui ci parla Eshkol Nevo, il grande cantore dell’interiorità, nella sua nuova raccolta dal titolo, appunto “Legami” (Gramma Feltrinelli). Un ritorno attesissimo in Italia quello di Nevo, che definisce ormai il Bel Paese la sua seconda patria. La raccolta è stata presentata a Roma presso il nuovo cinema Sacher, con letture di Nanni Moretti che ha dialogato insieme all’autore e assieme allo scrittore Sandro Veronesi. “Come racconto in una delle mie storie, c’è sempre un momento in cui le frequentazioni diventano una storia d’amore; e quando Nanni ha scelto il mio libro Tre Piani, ho compreso subito che sarebbe cominciata una storia d’amore con l’Italia. Sono così felice di essere qui, in Italia a Roma di nuovo” ha detto aprendo la presentazione l’autore.
Una sala piena di lettori affezionati ormai alle parole e alla capacità strabiliante che Eshkol Nevo ha di raccontare la complessità dell’animo umano, toccando con le sue storie le anime. “Un altro titolo possibile per questi racconti sarebbe potuto essere “questione di tempo” perché è il tempo il grande protagonista di queste storie. I racconti narrati nel libro durano poco ma in realtà narrano di una vita intera. Io scrivo per immedesimarmi nell’altro, perché raccontare significa vivere l’esperienza di vite degli altri” ha aggiunto Nevo.
20 racconti diversi – di cui uno dal titolo “campane”, ambientato a Torino dove l’autore si trovava durante il massacro di Hamas del 7 ottobre – ma legati dal filo invisibile dei legami umani. “Quando come me si vive vicino ad un vulcano come in Israele, che potrebbe eruttare da un momento all’altro, bisogna saper vivere tutte le tue sensazioni a pieno. Non è possibile rimandare, non è possibile trattenere. Le mie storie sono una combinazione della mia storia e soprattutto del luogo in cui vivo che è una perfetta combinazione freudiana di sesso e morte – ha raccontato Nevo ai suoi lettori – I miei desideri non possono essere rinviati a domani, devono essere ora”.
Riflessioni emozionanti, alternate alle letture del regista Nanni Moretti in grado di dar voce ai personaggi dei racconti. “In questa raccolta i momenti narrati si svolgono in un momento particolare, ma in realtà hanno dentro tutta una vita. Dopo il 7 ottobre ho cominciato a fare jogging cosa che non avevo mai fatto prima. Ho deciso di intraprendere questo nuovo percorso perché aprire il giornale e leggere che un altro soldato o un’altra soldatessa erano morti mi faceva stare male, avevo bisogno di uscire e per un po’ far finta che quella realtà non esistesse più. In Israele la vita pubblica entra in maniera viscerale in quella privata per questo scrivo” ha concluso Eshkol Nevo in tour in tutta Italia per la presentazione del suo libro che ha già emozionato tutti i suoi lettori. Scrivere, per Nevo, sembra essere diventata una pratica vitale come respirare per donare anche a chi si immerge nelle pagine un mondo nuovo, migliore.