Lo stigma in cucina è un fenomeno che coinvolge pregiudizi e stereotipi legati al cibo, alle pratiche culinarie e alle persone che cucinano. Questo stigma può manifestarsi in vari modi, influenzando la percezione di determinati alimenti, diete, tradizioni culinarie e persino delle professioni legate alla cucina.
Uno degli aspetti più evidenti dello stigma in cucina riguarda gli alimenti e le diete. Alcuni cibi e pratiche alimentari sono spesso soggetti a pregiudizi e discriminazioni.
Lo stigma stagionale in cucina si riferisce alla convinzione diffusa che alcuni piatti debbano essere preparati e consumati solo in determinati periodi dell’anno. Questa idea può essere radicata in tradizioni culturali, disponibilità di ingredienti, o credenze sulla salute e il benessere. Tuttavia, questi pregiudizi possono limitare la creatività culinaria e la fruizione di piatti che potrebbero essere goduti tutto l’anno.
Per combattere lo stigma stagionale, è importante promuovere un approccio più flessibile e creativo alla cucina: bisogna avere il coraggio di proporre insalate invernali, preparate con verdure cotte e salse, ed anche zuppe spesso appannaggio della stagione invernale in chiave estiva.
Cucinare significa osare, sperimentare ed essere coraggiosi.
Vi propondo oggi un minestrone freddo, per accompagnare le calde cene d’estate.
Minestrone freddo
Ingredienti
Brodo vegetale
3 carote
3 zucchine
3 patate
150 gr di piselli
100 gr di ceci
1 porro
Pomodorini
Basilico
Olio di oliva, sale e pepe
Preparazione
Per prima cosa preparare le verdure, pulitele e tagliatele a cubetti. Vi consiglio di conservare alcuni cubetti di patata, friggerli ed usarli come crostini.
Tagliate il porro a rondelle, scolate i ceci ed i piselli. In una pentola capiente rosolate il porro in olio di oliva, aggiungete poi zucchine, carote, pomodorini, ceci, piselli e patate.
Aggiungete infine il brodo, circa un litro, e lasciate cuocere per circa un’ora.
Servitelo freddo, insaporito con foglie di basilico e crostini di patate.