Non sarà soltanto una dimostrazione, ma un vero e proprio momento di ballo per grandi e piccoli, che permetterà di creare un legame più forte con il proprio corpo.
Tra le attività in programma a Roma per la Giornata Europea della Cultura Ebraica 2022, ci sarà anche una lezione di Gaga, la disciplina di danza israeliana ideata da Ohad Naharin, coreografo ed ex direttore artistico della Batsheva Dance Company.
Diversa dai classici stili di ballo, Gaga nasce come linguaggio di movimento, con lo scopo di invitare anche persone che non ballano ad avvicinarsi alla danza. È una disciplina che si basa sull’attenzione verso il corpo, sulle sensazioni fisiche e sulla capacità di sviluppare le aree di benessere del fisico di chi la pratica.
“All’interno di Gaga è importante ascoltare il proprio corpo – racconta a Shalom Elena Bolelli, maestra di Gaga in Italia – Non è soltanto una ginnastica passiva, ma esprime una vera e propria cura del corpo che genera benessere, con questo elemento che ne diventa l’aspetto più importante”.
L’ideatore di Gaga, Ohad Naharin, ha lavorato per anni negli Stati Uniti; promettente ballerino e grande coreografo, ha subito un brutto infortunio alla schiena, che ha messo a rischio la sua carriera. Secondo i medici non avrebbe più ballato come prima, ma Naharin non si è dato per vinto: attraverso il movimento e l’ascolto del corpo è riuscito a continuare a ballare, anche se in maniera diversa, ma non ha dovuto abbandonare la sua passione.
“Ecco come nasce il linguaggio Gaga – racconta ancora Elena Bolelli – Anche quando qualcuno ha un dolore, durante le lezioni non sforziamo la parte del corpo che sta male, ma lavoriamo sulle parti più forti. Ma non è soltanto esercizio fisico, bensì una disciplina che vuole mettere in correlazione mente e corpo: ci sono esercizi in cui si usa l’immaginazione e si trasmette attraverso il corpo. Ad esempio, durante le lezioni proponiamo un esercizio in cui diciamo ‘muoviamoci come degli spaghetti nell’acqua che bolle’: le persone riescono a focalizzare l’immagine, ci si immedesimano e si connettono a una certa dinamica. In questo modo si riescono a creare dei movimenti diversi che coinvolgono tutto il corpo”.
La lezione di domenica durerà 60 minuti; pochissima teoria e totale movimento.
“Balleremo tutto il tempo, senza fermarci. Darò delle informazioni per favorire un maggiore stimolo di corpo e cervello – spiega Bolelli – Sarà importante l’utilizzo dei diversi ritmi della musica, ma vivremo il momento, che è molto importante nella Gaga: non pianifichiamo troppo, ma ci fidiamo del nostro corpo”.
Il tema intorno a cui ruoteranno le iniziative della Giornata Europea della Cultura Ebraica è il “Rinnovamento” e questa disciplina rappresenta un’innovazione non solo nella danza, ma anche nelle relazioni umane.
“Dopo gli ultimi due anni di pandemia in cui siamo stati in casa, senza poter incontrare persone, questa disciplina può essere un grande simbolo di rinnovamento, perché possiamo incontrarci e ballare tutti insieme – conclude Bolelli – Il fatto stesso di coinvolgere persone che non sono ballerini è una cosa che non succede tutti i giorni: Gaga insegna ad ascoltare il nostro corpo, ma anche il corpo degli altri”.
Prenotazione obbligatoria, scrivendo a: centrocultura@romaebraica.it