Martedì 7 marzo 2023 al teatro Parioli di Roma va in scena lo spettacolo “Ebreo!” ideato e scritto dal giornalista David Parenzo, con la partecipazione straordinaria delle voci di Enrico Mentana, Vittorio Sgarbi, Ale e Franz e Paolo Ruffini. Arricchito dalle musiche originali di Gianluca Ballarin e le foto di Oliviero Toscani. Sul palco Parenzo si racconta al pubblico in maniera totalmente inedita proponendosi come il protagonista del monologo “Ebreo!”. Una pièce teatrale che tenta, con la magia dello spettacolo dal vivo, di rompere tutti i luoghi comuni sugli ebrei. Un vero viaggio nell’ebraismo all’insegna dell’ironia per poter raccontare in tutta la sua bellezza le tradizioni e la storia di popolo millenario. Con la regia di Alberto Ferrari Ospite d’onore dello spettacolo Edith Bruck. Shalom ha intervistato il giornalista David Parenzo.
Come è nata l’idea di questo spettacolo?
L’idea di questo spettacolo è nata in maniera un po’ buffa. Circa 8-9 anni fa mi trovavo a Bruxelles e Strasburgo per girare una web serie per il Corriere della Sera che si chiamava “Grazie Europa”. Con me c’era anche mia moglie Nathania, e visto che erano i giorni di Kol a Moed di Pesach quando eravamo in pausa io e mia moglie ci fermavamo sulle panchine di Strasburgo a mangiare il classico pane azzimo accompagnato da altro cibo kosher. Gli amici della troupe non facevano che chiederci il perché non andassimo con loro al ristorante. Io rispondevo continuamente “Perchè è Pesach! Dobbiamo uscire dall’Egitto!”. Allora il mio amico Valdo Gamberutti, co autore del testo dello spettacolo e autore anche a Strasburgo della web serie mi disse: “No ma questa cosa è troppo divertente, la devi raccontare”. Proponendomi di scrivere tutte queste gag divertenti legate all’ebraismo. L’ho scritto e messo in un cassetto per poterci lavorare nel futuro. Così decido due anni fa di metterlo in scena al Festival della Comunicazione di Camogli, mi entusiasmo nel farlo e colgo l’apprezzamento anche del pubblico presente. Per questo ho deciso di provare a fare una messa in scena con una vera produzione teatrale. È nato così questo progetto che partirà da Roma e si sposterà in vari teatri italiani. Si tratta di un vero spettacolo, ci sono voci importanti ad esempio il giornalista Mentana a cui abbiamo affidato un ruolo importante.
Con quale obiettivo è stato realizzata questa rappresentazione teatrale, cosa si vuole davvero comunicare?
L’obiettivo è quello di far divertire e far riflettere. Vorrei usare la popolarità della radio e della televisione, e un po’ del mio personaggio, per raccontare cosa significa avere un’identità ebraica. Lo vorrei fare a modo mio usando il registro dell’ironia, ma facendo passare messaggi positivi.
Cosa deve aspettarsi lo spettatore da “Ebreo!”?
Uno spettatore che arriva al teatro magari pensa “vado a vedere quello che conduce la Zanzara o In Onda su La7”, entra magari con un’idea ed esce con un’altra. Secondo me la forza del teatro e della narrazione teatrale dovrebbe essere quella di stupire e di far riflettere. In un contesto come questo particolarmente, il titolo è volutamente provocatorio, “Ebreo!” con il punto esclamativo, questo perché spesso in radio vengo preso di mira proprio in quanto ebreo. Sai cosa c’è? Ho voluto raccontare l’essere ebreo facendolo però a modo mio. Credo infatti che lo strumento del monologo e dello spettacolo, in cui provo a raccontare alcune feste ebraiche e il loro significato o le fasi della vita ebraica attraverso il senso positivo, possa far capire molto dello spirito ebraico.