Come era fatta l’antica menorah utilizzata dai Maccabei? A questa domanda ha cercato di rispondere il dottor Ido Hebroni, storico e membro della facoltà dello Shalem College, che insieme a Yossi Gur Aryeh, un esperto di antiche tecniche di forgiatura del ferro, ha tentato di ricostruire la menorah usata durante la loro rivolta contro i greci nel II secolo a.e.v.
Secondo Hebroni le forze ebraiche avrebbero usato il calcio delle loro punte di lancia per riempirle di olio e accenderle in sostituzione della menorah originale, infatti “secondo il libro dei Maccabei, Antioco IV saccheggiò il tempio quindi non c’era la menorah. I greci usavano anche l’olio nel tempio per fare sacrifici ad altri dèi, rendendone vietato l’uso agli ebrei”, ha spiegato lo storico israeliano. Così ne realizzarono una con la punta delle lance, che sono cave ed è possibile versare dell’olio al suo interno, in modo da farla diventare una candela.
Hebroni, che è stato intervistato da Ynet, ha raccontato che prima di scrivere il suo articolo si è imbattuto in un altro pezzo scritto dal Prof. Daniel Sperber, in cui ha utilizzato antichi testi ebraici per dedurre che i Maccabei costruirono la loro prima menorah usando le loro punte di lancia. “Ero incuriosito e le abilità che ho acquisito mi hanno spinto a provare a ricrearlo”.
“Per prepararmi, ho imparato che aspetto avessero le lance e mi sono unito a Yossi Gur Aryeh per creare le punte di lancia da cui è stata costruita la nostra menorah, utilizzando le stesse tecniche utilizzate all’epoca”.
Hebroni sostiene che la rivolta dei Maccabei in realtà non sia stata una guerra di religione. “Non era una guerra contro la cultura greca, molti ebrei accettarono la cultura e la lingua greca, parteciparono alla politica internazionale e combatterono a fianco degli eserciti greci, venendo persino citati in altre fonti antiche”.
“Tuttavia, dopo la morte di Alessandro Magno il suo impero si divise in diversi regni in guerra. Antioco IV si unì a un gruppo ebraico in Giudea che stava combattendo contro i simboli ebraici, e così collocò una statua di Zeus all’interno del tempio di Gerusalemme. Inoltre proibì le preghiere e chiese agli ebrei di sacrificare animali che consideravano contaminati. Questo è stato il momento in cui i Maccabei decisero di ribellarsi” ha sostenuto Hebroni.
Nonostante la rivolta fosse considerata una guerra di religione, Hebroni ha spiegato che non era esattamente così. “In quel tipo di guerra, di solito ci sono due parti che tentano di forzare le credenze religiose dall’altra parte. Gli ebrei non avevano interesse a forzare la loro religione e si ribellarono per proteggere la loro religione da minacce esterne a seguito dei divieti religiosi di Antioco IV”.