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    Ayelet Gundar-Goshen, Bugiarda

    Ayelet Gundar-Goshen è ormai tra gli scrittori israeliani più amati e apprezzati in Italia, oltre che già consacrata al pubblico internazionale grazie al suo libro precedente “Svegliare i leoni” (Giuntina). “Bugiarda” (Giuntina) è una storia originale e profonda, caratterizzata da una scrittura estremamente scorrevole e mai noiosa. È un romanzo brillante con una protagonista speciale, Nufar, adolescente introversa e complicata. Dentro di lei alberga un mondo di insicurezze che la portano troppo spesso a sentirsi inesistente. Ma Nufar scorge in una piccola bugia una possibilità o semplicemente un barlume di felicità: proprio una menzogna la porterà fuori dalla sua caverna, regalandole un po’ di luce. Ma Nufar non si aspetta che questa piccola e non troppo innocua bugia possa far male a chi è vicino a lei, creando un intricato effetto domino, coinvolgendo altri personaggi e nuove bugie. Un testo psicologico che scava all’interno del nostro io mettendoci in crisi e facendoci interrogare per tutto il tempo della narrazione su quanto mentire possa ritenersi sbagliato. Si affollano nella mente del lettore un vortice di domande: “Cos’è una bugia?”, “Che valore ha la menzogna nella vita di ognuno di noi?”, “Possibile che la metà delle nostre esistenze si basi proprio sulle bugie?”. Così, inaspettatamente, protagonista di questa storia non è solo la giovane Nufar, ma lo diventano proprio le bugie. È proprio una menzogna, infatti, che ha il potere di creare l’impalcatura perfetta per una storia che riesce a provocare diverse situazioni e a coinvolgere più attori, confondendo pagina dopo pagina la linea di demarcazione tra realtà e finzione. Una bugia che salva dalla solitudine e dall’insicurezza. Un libro profondo e violentemente realista, con altissimi picchi di poesia. Una scrittura magistrale in un romanzo che sorprende continuamente, toccando, quasi inconsapevolmente, molteplici temi. 

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