Ci sono la nostalgia di Nathan Alterman, l’orgoglio patriottico di Garibaldi, i riferimenti al Talmud; ma si trovano anche Dante, Petrarca e Boccaccio nella raccolta di cartoline e riflessioni custodite all’interno del libro dell’Ambasciatore d’Israele uscente Dror Eydar.
“All’arco di Tito. Un ambasciatore d’Israele nel Belpaese” (edito da Salomone Belforte) è un modo con cui il diplomatico ha salutato la città di Roma e la Comunità ebraica, riassumendo i tre anni di esperienza come rappresentante dello Stato d’Israele in Italia. Non è solo una racconta, ma un testo capace di alternare esperienze personali e familiari a riflessioni storiche e letterarie. Una raccolta in grado di custodire memorie e pensieri, tentando di raccontare l’ebraismo romano attraverso gli occhi di un diplomatico israeliano.