“Sono convinta che tra gli obiettivi del 7 ottobre ci fosse anche rimettere in moto la macchina del pregiudizio e dell’odio contro gli ebrei. E, in un mondo dove le informazioni si trasmettono con un clic, senza che nessuno si prenda la briga di approfondire, le parole e gli slogan possono diventare un’arma potente”. Quando Susanna Sciaky, Presidente Nazionale ADEI WIZO, pronuncia questo discorso nell’aula magna del Liceo d’Azeglio di Torino di fronte a lei platea sembra, invece, proprio desiderosa di approfondire, conoscere e soprattutto leggere. Sono presenti un centinaio di studenti: composti e interessati, addirittura arrivati dalla Puglia come i ragazzi del Liceo Pietro Colonna di Galatina, da Livorno gli allievi dell’ITIS Galileo Galilei e da Milano gli studenti della Scuola ebraica; ma tanti altri si sono collegati in rete da ogni parte d’Italia. È il secondo dei due giorni che concludono la XXIV edizione del Premio Letterario ADEI WIZO Adelina Della Pergola: una giornata dedicata a loro, che hanno fatto parte della giuria della sezione giovani, quasi 700 in tutta la Penisola e così hanno scoperto un mondo.
La tragedia del 7 ottobre ha reso decisamente carico di significati anche questo momento. Dal 2000 il Premio ha il compito di diffondere in Italia la narrativa di argomento ebraico e, per la sezione ragazzi, di fornire strumenti alle nuove generazioni per crescere come cittadini consapevoli e liberi dal pregiudizio. Lo ribadisce il direttore didattico dell’Istituto, Franco Francavilla, e poi Carlotta Salerno, Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Torino; lo ricordano Manuela Dviri, chiamata a condurre l’incontro con le scuole, e uno straordinario parterre degli scrittori a cui si è aggiunta anche la Professoressa Zvia Walden dell’Università Ben Gurion (e figlia del Presidente Shimon Peres).
Il pubblico ha conosciuto gli scrittori protagonisti di questa iniziativa il giorno precedente al Circolo dei Lettori di Torino, un evento che ha raccolto i finalisti del Premio, ma anche tanti rappresentanti delle istituzioni e sostenitori, proprio per ricordare come la cultura può essere un faro luminoso di questi tempi bui. Dopo l’intervento di Elena Loewenthal come padrona di casa e di Susanna Sciaky, colpisce il discorso di Luca Barbareschi in qualità diospite d’onore. “Devo ringraziare mia madre per i libri che mi mandava e mio padre, uomo intelligente che è stato anche partigiano, per avermi obbligato a leggere prima di esprimere un’opinione. Mi auguro che i giovani facciano lo stesso perché è il solo modo per farsi un’idea di libertà”. Gli interventi, moderati da Ada Treves, hanno visto parlare Sergio Della Pergola che, insieme alla sorella Mara, sostiene l’iniziativa dedicata alla madre, oltre naturalmente gli autori dei libri premiati. Presenti Denise Pardo, vincitrice nella sezione adulti per la “La Casa sul Nilo” e Sarai Shavit, Premio Speciale della Giuria. In collegamento anche Gila Almagor, vincitrice della sezione ragazzi e Goldie Goldbloom, sono stati poi coinvolti in un talk show insieme alla giornalista Rai Francesca Nocerino e ad Andrea Bergamini della casa Editrice Playground.
La successiva cena di Gala si è arricchita degli interventi di altri ospiti illustri. In una sala tappezzata di libri, nei locali della Comunità ebraica torinese sono intervenuti Dario Disegni, Presidente della Comunità, Giulio Disegni, Vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, che ha portato il saluto anche della Presidente Noemi Di Segni, Rav Ariel Finzi, Rav, Rav Alberto Somekh, Tecla Riverso, Dirigente dell’ufficio scolastico regionale del Piemonte, e naturalmente le co- presidenti della sezione ADEI WIZO di Torino Eva Vitali Norsa ed Evelina Mosseri.
Il giorno successivo, di fronte agli studenti, tutto il messaggio positivo del premio si è amplificato. Di fronte agli scrittori, i ragazzi hanno fatto tante domande e soprattutto hanno dato speranza per un futuro migliore.