Dopo la vittoria ai Gotham Awards, lo scorso 29 novembre, Maggie Gyllenhaal con il suo “The Lost Daughter”, trasposizione cinematografica del romanzo di Elena Ferrante “La figlia oscura” (EdizioniE/O) è in ufficialmente in nomination per gli Oscar 2022. La notte più attesa dell’anno, si terrà il prossimo 27 marzo.
La pellicola era già stata acclamata dalla critica alla settantottesima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove aveva inoltre vinto il premio per la migliore sceneggiatura.
Ci sono volute due produttrice israeliane e l’attrice Maggie Gyllenhaal, nelle vesti, per questa volta, di sceneggiatrice e regista, insieme a un cast d’eccezione per adattare “La figlia oscura” in un film. Trasformando una complessa storia di maternità in una pellicola avvincente e inquietante al contempo. Un team tutto al femminile che è riuscito a produrre un’opera dalla profondità disarmante.
Una sfida audace quella di trasformare un romanzo del calibro della Ferrante, capace di scavare nel profondo dei sentimenti dei genitori e dei figli, in un film mainstream. Ma questa è stato il segreto del successo della pellicola di Gyllenhaal, insieme alle produttrici israeliane Talia Kleinhendler e OsnatHandelsman-Keren di Pie Films. Il film, distribuito da BIM Distribution, sarà visibile nelle sale italiane a partire dal prossimo 24 marzo.