Ayelet Gundar-Goshen rappresenta una delle voci più originali della narrativa israeliana, tradotta in molti paesi e apprezzata soprattutto in Italia. “Svegliare i leoni” (Giuntina) tratto da un evento realmente accaduto alla scrittrice, è il libro che l’ha ufficialmente consacrata alla scrittura. Un libro che trascina fisicamente nel turbine della storia. L’immedesimazione con i personaggi è massima, si gioisce con loro, si piange con loro, si ha paura con loro mettendo tutto in dubbio, fino all’ultima pagina. Descrizioni di spaccati di vita quotidiana e una trama originale, che si dipana intorno ad un evento singolare, rendono questo libro un’avventura affascinante per chi legge. Il confine tra giusto e sbagliato si fa sempre più labile ad ogni nuovo capitolo.
Una notte può cambiare la vita per sempre, una notte qualsiasi, con la luna piena. Il dottor Eitan Green è un uomo felice, ha una vita piena. Due bambini, una moglie e un lavoro stabile. Ma in un istante niente è come prima per Eitan, perché tornando con la sua Jeep verso casa, investe per errore un migrante africano. La reazione lo immobilizza, facendolo entrare nel panico. Scappa, lasciando l’uomo al suo destino di morte. Ma l’indomani una donna dalla pelle e gli occhi di velluto nero bussa alla sua porta, ha con sé il suo portafoglio, sa benissimo chi è: ma cosa peggiore, ha assistito alla scena e all’omissione di soccorso. Così Eitan, sarà vittima di una serie di ricatti, molto particolari, che lo porteranno a vivere situazioni mai immaginate e a fare i conti con sé stesso.