È romanticismo puro quello che ci regala Marc Levy nel suo romanzo “Se solo fosse vero”. Siamo a San Francisco, Arthur è un giovane architetto che da poco ha scelto di andare a vivere nel suo nuovo appartamento.
È contento e, tornato dal lavoro, sceglie di rilassarsi un po’, ma si rende conto che qualcosa non va: non è l’unico inquilino di quella casa. C’è anche una donna, Laureen, che sostiene di vivere in quella stessa casa.
I due si conoscono, entrano in sintonia, e quell’alchimia speciale ci mette poco a diventare amore. Sembra tutto perfetto, se non fosse che nulla è reale, perché la donna è un fantasma, il suo corpo è in ospedale e continua a lottare tra la vita e la morte.
Comincia così per Arthur un viaggio contro il tempo per salvare la donna della sua vita e permettere al destino di cambiare rotta prima che sia troppo tardi.