“Il canto del fuoco”: Matti Friedman racconta dell’incredibile tour del Sinai di Leonard Cohen

Michelle Zarfati | 26-06-2022

Raccontare un grande artista come Leonard Cohen non è semplice. Dar voce alla sua complessità, alle sue opere e al suo legame con l’ebraismo è la sfida che ha deciso di affrontare Matti Friedman, giornalista e scrittore, nel suo libro “Il canto del fuoco” edito dalla casa editrice Giuntina. Un viaggio che inizia con un vecchio diario e alcune lettere dello stesso Cohen, ritrovate in un archivio canadese. Così prende vita un percorso di “risurrezione” dell’artista stesso, in cui racconta il periodo passato in Israele durante la Guerra del Kippur.

Siamo nel 1973 e Cohen vive un profondo periodo di crisi interiore, l’artista decide dunque di partire alla volta d’Israele senza esitare, per portare sostegno ai soldati impegnati nella difesa dello stato ebraico. Friedman ricostruisce lucidamente nella sua opera le tappe e i personaggi del famoso tour del Sinai, in un testo in grado di dar voce all’artista ma al contempo di narrare con toni giornalistici la cronaca di quelli che furono gli anni, gli avvenimenti e le sensazioni della guerra del Yom Kippur. Corredato da foto inedite “Il canto del fuoco” è il racconto sul potere della musica capace di segnare il testamento spirituale di Coen. Un testo in grado di unire la storia del cantautore alla metamorfosi sociale dello stato d’Israele.

“Per me è incredibile essere qui in Italia e parlare di questo mio libro. Purtroppo non ho fatto in tempo ad intervistare Cohen prima che morisse, e mi auguro che questo sia un modo per onorarlo.” ha detto lo scrittore a Shalom, nella Capitale in occasione di Ebraica – Festival Internazionale di Cultura- per parlare di Leonard Cohen e del suo libro assieme al giornalista Valerio Corzani. Un incontro potente in grado di riportare alla luce la grandezza di Leonard Cohen in tutte le sue sfaccettature.