Raccontare il nazismo attraverso la speranza. Tratteggiare il profilo di una delle pagine peggiori della storia per mezzo di un racconto fatto di ricordi e di voglia di vivere, nonostante tutto il dolore. È il libro di Eran Wolf “I tre diamanti di nonna Miriam” (Virginio Cremona Editore). La storia di una donna, Miriam, della sua forza di vivere che riesce a sfidare anche la paura e la rassegnazione. Una giovane ebrea polacca, e sua figlia, la piccola Ruth, unite dall’amore e dallo spirito di sopravvivenza. In una Cracovia vessata dall’occupazione nazista sarà l’amore di Miriam a portare in salvo la sua bambina. Ma non solo, sarà anche un dono, fatto dalla madre a Miriam, a mettere le due in salvo fino all’arrivo nel nascituro Stato ebraico, per poter ricominciare una vita nuova. Attraverso un racconto ricco di emozioni, angoscia, paura, inquietudine, ma tanta voglia di rimettersi in gioco, Eran Wolf dipinge la storia di sua nonna con un linguaggio colloquiale pieno di speranza. Una nonna Miriam, che si fa strada tra le pagine e prende vita, per raccontare la sua vita.