Quando Yehoshua nessuno in Italia lo conosceva, l’amico Alessandro Guetta mi mandò tre racconti da lui tradotti: “Il poeta continua a tacere”, “Di fronte ai boschi” e “All’inizio dell’estate del 1970”, e io mi accorsi subito che eravamo davanti a un grande scrittore. Per cui non ebbi dubbi e li pubblicai nel 1987 con il titolo Il poeta continua a tacere e la prefazione dello stesso Guetta. Il libro ebbe subito un notevole successo, tenendo soprattutto presente che la Giuntina era nata da poco. Dopo qualche anno pubblicai anche Elogio della normalità. Saggi sulla Diaspora e Israele, una raccolta di testi originali e stimolanti, fra cui il fondamentale “Ebreo, israeliano, sionista: concetti a precisare”, e anche questo libro fu molto apprezzato.
Poi, come succede ai piccoli editori, Yehoshua fu scoperto dalle grandi case editrici (Einaudi) e diventò in Italia un vero autore di culto.
Una sera venne anche a casa nostra con la sua adorata moglie e fu una piacevolissima serata, anche perché lui non si dava affatto delle arie.
Lo rividi anche in seguito, e devo dire che con me fu sempre molto gentile se non addirittura grato per essere stato il primo a farlo conoscere in Italia.
Ora anche lui se ne è andato, ma i suoi libri resteranno.
Il suo ricordo sia di benedizione.