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    Mondo

    Antisemitismo: quasi metà della popolazione mondiale crede a stereotipi contro gli ebrei

    Dall’inizio della guerra a Gaza si è assistito nel mondo alla più grande ondata di antisemitismo dalla Seconda Guerra Mondiale. Un recente sondaggio, condotto dall’Anti-Defamation League (ADL), ha infatti rivelato che quasi la metà degli adulti della popolazione mondiale nutre opinioni antisemite, con livelli preoccupanti anche tra i giovani sotto i 35 anni. I risultati, pubblicati questa settimana, evidenziano una “situazione di emergenza globale” che secondo Jonathan Greenblatt, CEO dell’ADL richiede un’azione immediata.
    Il sondaggio ha coinvolto 58.000 intervistati in 103 paesi e territori, ai quali è stato chiesto di esprimere il proprio accordo su 11 stereotipi antisemiti, tra cui “La lealtà degli ebrei è solo verso Israele” e “Gli ebrei hanno troppo potere negli affari”. Se gli intervistati ritenevano vere più della metà di queste affermazioni, venivano classificati come portatori di opinioni antisemite significative. Complessivamente, il 46% degli intervistati ha dimostrato di sostenere la maggior parte di questi stereotipi, una percentuale che equivale a circa 2,2 miliardi di persone.
    Questo livello di antisemitismo varia notevolmente in base alle aree geografiche: i territori con i punteggi più alti sono la Cisgiordania e Gaza (97%), seguiti da Kuwait e Indonesia (96%). I paesi meno antisemiti sono invece Svezia (5%), Norvegia (8%), Canada (8%) e Paesi Bassi (8%).
    Preoccupante è anche la scarsa conoscenza della Shoah: solo il 39% dei giovani adulti ha approvato il racconto tradizionale del genocidio, mentre il restante ha dichiarato di non aver mai sentito parlare della Shoah o di credere che il numero delle vittime sia stato esagerato.
    “Le opinioni dei giovani rappresentano una vera e propria bomba ad orologeria” ha dichiarato Marina Rosenberg, vicepresidente senior dell’ADL. Nonostante l’aumento delle opinioni antisemite, il sondaggio ha rivelato alcuni risultati molto incoraggianti. Il 57% degli intervistati ha riconosciuto che l’odio contro gli ebrei è un problema serio e una larga maggioranza (75%) ha affermato che il proprio paese dovrebbe accogliere turisti israeliani e mantenere relazioni diplomatiche con Israele.
    L’ADL ha dunque invitato i governi e le organizzazioni a implementare delle linee guida globali per contrastare l’antisemitismo. L’organizzazione ha anche sottolineato la necessità di effettuare interventi educativi, una maggiore regolamentazione dei social media e protocolli di sicurezza rafforzati.

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