L’antisemitismo è ormai una piaga dilagante in tutto il mondo. L’ultimo vile atto ha avuto luogo negli Stati Uniti, nei corridoi della sede dell’Università di Rochester, dove nel corso del weekend sono stati affissi centinaia di poster con la scritta “ Wanted” ( ricercato) sopra la fotografia di professori e membri dello staff universitario di religione ebraica dell’istituto.
I poster accusano inoltre i professori e lo staff ebrei di “ abuso di potere e razzismo”, di “sostenere la pulizia etnica” e lo “ sfollamento dei palestinesi” a Gaza. Un atto minaccioso che ha suscitato dure critiche del rettore dell’Università, Sarah Mangelsdorf:“ Voglio essere chiara, l’Università di Rochester condanna duramente l’affissione dei poster ‘Wanted’ contro i membri del personale e del consiglio di amministrazione. È un atto inquietante, divisivo ed intimidatorio contrario ai valori della nostra Università”.
Gregory Heyworth, professore di inglese e computer science, uno dei professori presi di mira ha commentato via email alla CNN di essere grato all’Università di aver preso le distanze dall’accaduto e ha ringraziato il rettore per la ferma condanna dei poster antisemiti.
Dopo il 7 ottobre negli Stati Uniti vi sono state proteste e manifestazioni anche molto accese nei campus universitari statunitensi e molti studenti di religione ebraica e professori si sono spesso sentiti poco al sicuro nei luoghi di studio e di lavoro. Quest’ultimo episodio è avvenuto pochi giorni dopo la vittoria di Donald Trump elezioni presidenziali statunitensi. Durante un comizio elettorale a Washington, Trump aveva dichiarato che le università avrebbero dovuto eliminare l’antisemitismo dai campus o perdere l’accreditamento.