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    ITALIA

    Molinari: “Antisemitismo, strumento per chi vuole indebolire l’Europa”. L’incontro con i giovani al Pitigliani

    Il 2024 è destinato ad essere ricordato come l’anno più elettorale di sempre. In Europa un terzo dei paesi sono andati al voto: dalle elezioni in Gran Bretagna e Francia, fino al voto del Parlamento europeo, considerata la più grande elezione democratica al mondo, con quattrocento milioni di cittadini europei che sono stati chiamati alle urne.
    Gli esiti di queste importanti tornate elettorali sono stati interpretati e spiegati da Maurizio Molinari, in un incontro al Centro Ebraico Italiano – Pitigliani, promosso dall’ UGEI. A dialogare con il direttore de La Repubblica è stata Ariela Di Gioacchino, Segretario Generale dell’UGEI, che ha sollevato una serie di domande in merito ai risultati delle elezioni europee ed al posizionamento dell’Italia in Europa.
    “Nel vecchio continente si sono distinti due grandi blocchi. Da una parte c’è una massa filo-europeista, che vuole accelerare l’integrazione ed allargare i confini, mentre dall’altra parte c’ è una massa che ambisce ad attribuire più poteri agli stati nazionali. Questo voto dunque è stato un referendum stesso sull’idea di Europa. Se i partiti di destra sono usciti rafforzati da questo voto, Giorgia Meloni, che da quando è al governo ha collaborato con le istituzioni europee, si è trovata in una trappola: è considerata troppo estremista dai partiti europeisti e troppo moderata dal nuovo partito filo-russo dei Patrioti di Victor Orban” ha affermato Molinari.
    Durante il dialogo è emerso come le elezioni europee e francesi hanno mostrato la crescita e l’affermarsi dei partiti di estrema destra e sinistra, i quali con le loro idee possono mettere a repentaglio la sicurezza degli ebrei europei “Queste forze estremiste hanno entrambe al loro interno gruppi intolleranti agli ebrei. Nella narrativa dell’estrema destra sono presenti le teorie forti dell’etnocentrismo, secondo le quali esiste una etnia superiore a tutte le altre. Nell’estrema sinistra invece si tende a criticare fortemente Israele, per poi attaccare gli ebrei. Queste sono narrazioni diverse, ma entrambe convergono e fanno crescere l’antisemitismo – ha spiegato Molinari— Gli ebrei in Francia hanno temuto che si potesse arrivare ad uno scontro fra estremismi, tuttavia i risultati elettorali hanno frenato queste paure. Non c’è dubbio che anche in Italia si siano affacciate posizioni ostili, ma bisogna essere consapevoli che le istituzioni contengono questi estremismi. Nel resto d’Europa non è successo.” ha detto Molinari rispondendo ad una domanda di Shalom. Il direttore di Repubblica ha poi ha parlato di possibili infiltrazioni di Russia, Cina ed Iran nella narrativa dell’estrema sinistra e che attraverso lo strumento dell’antisemitismo diffondono odio contro gli ebrei per indebolire l’Europa.”
    Le intelligence americane stanno indagando sulle possibilità di infiltrazioni iraniane sulla narrativa dell’estrema sinistra filo-Hamas, che con i suoi slogan comuni ed aggressivi in tutto il globo è considerata un pericolo dai funzionari americani. In queste infiltrazioni anche i cinesi ne fanno parte: il 20% degli attacchi antisemiti negli Stati Uniti sono realizzati da studenti cinesi. Se fosse così non c’è in palio solo la sicurezza degli ebrei, ma anche la sicurezza delle democrazie occidentali.” È così dunque che nasce una nuova consapevolezza: gli ebrei giocano un ruolo primario nel destino dell’Europa e delle democrazie occidentali.

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