La famosa linea aerea di bandiera israeliana utilizza uno slogan che non mi aveva mai colpito tanto come in questo ultimo periodo. Recita infatti più o meno così: più a casa nel mondo.
Di ritorno da una vacanza a Gerusalemme mi sono ritrovata a pensare al concetto di sentirsi a casa, e credo che oggi questo luogo mentale sia cambiato rispetto ad alcuni mesi fa.
Anni fa ero convinta che casa fosse il luogo dove sei cresciuta, dove hai frequentato la scuola e ti sei costruita come persona.
Oggi, a seguito di tante piccole delusioni e di tanti piccoli ma non troppo atti di odio, mi sono ritrovata a pensare che casa è solo una. Casa è il posto in cui ti senti sicuro, casa è il posto dove le persone che ti circondano, anche gli sconosciuti, sono pronti ad aiutarti ed a sostenerti.
Casa è un posto nel cuore, dove puoi essere te stesso e ci sono persone che ti apprezzano nonostante tutte le tue manie ed i tuoi difetti.
Un giorno mio marito mi disse che la casa di un ebreo e’ la Torah, ma nella solitudine di questi lunghi mesi, temo che l’unico posto fisico nel mondo dove possiamo trovare pace sia Eretz Israel.
Questa settimana Israele ha compiuto 76 anni, anni di guerre e di pace, di storia ed innovazioni, di mille colori che a volte fanno fatica a mescolarsi, ma che rappresentano la forza di un Paese tanto giovane e tanto forte.
Vi propongo oggi una ricetta di casa mia, una ricetta acquisita, ma che amo preporare da gustare come aperitivo a Shabbat.
Matbucha
Ingredienti
2 peperoni verdi
1 peperoncino verde piccante
1,5 kg pomodori maturi
3 spicchi di aglio
2 cucchiai di zucchero
Sale
Olio di oliva
Paprika dolce
Preparazione
Fate arrostire i peperoni verdi, spelateli e tagliateli a pezzetti eliminando i semi.
Tagliate poi a pezzettini il peperoncino piccante.
Grattugiate i pomodori con tutta la pelle.
In una padella aggiungete un filo d’olio di oliva e poi tutti gli ingredienti.
Fate cuocere per circa 20 minuti
Illustrazione di Ludovica Anav