
L’Argentina processerà in contumacia dieci cittadini iraniani e libanesi sospettati di aver organizzato l’attentato terroristico del 1994 alla sede dell’Asociaciòn Mutual Israelita Argentina (AMIA) a Buenos Aires, centro culturale fondato dalla comunità ebraica Argentina .
Un furgone carico di esplosivo venne fatto esplodere in prossimità dell’edificio in cui si trovava il centro ebraico, provocando la morte di 85 persone, mentre i feriti furono 300.
Israele, l’Argentina e gli Stati Uniti hanno a lungo sospettato il coinvolgimento del gruppo terroristico Hezbollah che avrebbe agito su ordine dell’Iran , che ha sempre negato un proprio coinvolgimento e si rifiuta di arrestare coloro che sono sospettati del crimine.
La camera federale di cassazione penale ha emesso una sentenza annunciando le responsabilità iraniane dell’attacco di trenta anni fa. La sentenza definisce, inoltre, l’attacco “ un crimine contro l’umanità”.
Il giudice di primo grado Daniel Rafecas ha dichiarato che «processare gli imputati in contumacia permette al tribunale almeno di scoprire la verità e di ricostruire l’accaduto» e che tale procedimento è necessario a causa dell’impossibilità di garantire la partecipazione degli accusati.
Tra gli accusati dell’organizzazione dell’attentato vi sono ex ministri e diplomatici libanesi e iraniani, nei confronti dei quali lo Stato sudamericano ha emesso dei mandati di arresto internazionale.
L’attentato del 1994 è stato il più grave attentato terroristico in Argentina. Nello stesso Paese sudamericano, due anni prima, era stata attaccata la sede dell’ambasciata israeliana, provocando 29 morti e 240 feriti.