Sukkot ricorda storicamente le capanne in cui vissero gli ebrei per quarant'anni dopo l'uscita dall'Egitto. Una lunga permanenza nel deserto, come riferisce la Torà (Lev. 23): "Nelle capanne risiederete per sette giorni... perché le vostre generazioni sappiano che in capanne ho fatto stare i figli d'Israele, quando li ho tratti dalla terra d'Egitto". La festività era celebrata dal popolo ebraico…
La foto della domenica
Rav Salomone Perugia e il Giorno del Suono. Il capodanno ebraico del 1932
Rosh Hashanà, il capodanno ebraico, cade il primo del mese di Tishri (settembre-ottobre). Fra i vari precetti che l'ebreo deve compiere durante tale festività, ve n'è uno molto importante: quello di ascoltare il suono dello shofar (corno di montone) emesso dal “baal tokea” (colui che suona lo shofar) che soffia dentro lo strumento. Si tratta un richiamo alla penitenza, che…
L'arte di imparare un mestiere
La O.R.T. - Organization for Rehabilitation through Training (Organizzazione per la Riabilitazione Attraverso il Lavoro) Roma, 1953 Fondata a San Pietroburgo, nella Russia zarista, nel 1880, con l'obiettivo di fornire competenze professionali per gli ebrei in condizioni di povertà. Inizialmente, l'organizzazione si dedicava alla distribuzione di fondi alle scuole ebraiche per la formazione artigianale e agricola, fornendo inoltre sovvenzioni e…
Preferiamo le vostre condanne alle vostre condoglianze. Golda Meir, 1970, Roma
La “meravigliosa” Golda (3 maggio 1898 – Gerusalemme, 8 dicembre 1978) nacque a Kiev e il suo vero cognome era Mabovitz, successivamente ebraicizzato in Meir. Socialista, nel 1921 si trasferì nella Palestina mandataria e lavorò per qualche anno nel kibbutz (fattoria collettiva) di Merhavia. Dedicò la sua intera vita personale e politica alla Terra d'Israele. Dall'8 marzo 1969 sino al…
Un posto al sole a Santa Marinella
L'estate del 2025 a Santa Marinella è uno spettacolo di folla: ombrelloni, lettini e asciugamani si ammassano sulla spiaggia, lasciando a malapena lo spazio per camminare. La ricerca di un "posto al sole" sembra quasi un'impresa impossibile, un'immagine molto lontana da quella del 1934. All'epoca, la situazione era decisamente diversa. Pur non mancando i bagnanti, l'aria era meno soffocante e…
Un incontro casuale. Alberto Di Porto ed Enrico Caruso, 1914
Un pomeriggio d'estate fortuitamente si incontrarono sedendosi allo stesso tavolino di un bar di Montecatini Alberto Di Porto e il grande tenore Enrico Caruso. Tutti e due erano nella cittadina per godere delle vacanze estive. Alberto era figlio di Angelo e Allegra Moresco ed era nato a Roma il 30 gennaio del 1895. L’incontro fu immortalato con una fotografia autografata…
La trattoria di Samuele Sonnino a Piazza Costaguti
In uno scorcio della Roma sparita degli inizi del Ventesimo secolo, esisteva una trattoria molto famosa, quella di Samuele Sonnino. Sito nel Rione S. Angelo, a ridosso dell'area dell'ex ghetto, il locale era rinomato per la qualità del cibo e per i prezzi economici. I piatti, preparati al momento, riflettevano la tradizione locale romana e giudaico-romanesca. Ad aiutare Samuele in…
Si studiava anche qui al tempo delle leggi antiebraiche. La scuola ebraica di villa Celimontana
C’è una villa a Roma, nel cuore del rione Celio, situata in via Celimontana, che per alcuni anni fu una scuola che accolse gli studenti ebrei cacciati dagli istituti statali a causa delle leggi antiebraiche. La Comunità Israelitica di Roma prese in affitto l’edificio e inaugurò una scuola media e un liceo con ben sette indirizzi. Così nacque la sede di…
Scuole con sezioni speciali per bambini ebrei Scuola Venezian, via di S. Ambrogio, Roma, anno scolastico 1939-1940
Nel periodo della legislazione antiebraica promulgata dal regime fascista, anche a Roma furono istituite sezioni speciali in alcune scuole elementari che accolsero bambini ebrei. Tali sezioni affiancavano l'attività didattica della scuola elementare ebraica Vittorio Polacco, sita in Lungotevere Sanzio. Anche l’Istituto Venezian, situato in via di S. Ambrogio, ospitava alunni ebrei. Nella foto è ripresa l'insegnante Elsa Scazzocchio Di Nola,…
Un piccolo aiuto da Roma. L'alluvione di Firenze, una catastrofe per la sinagoga. Firenze, novembre 1966
Nella notte tra il 3 e il 4 novembre 1966, dopo dieci giorni di pioggia incessante, l’Arno straripò nel Casentino e nel Valdarno Superiore. Quando la piena raggiunse il capoluogo toscano, percorse le vie della città alla velocità di 60 chilometri orari. Dai lungarni, trasformati in un unico fiume, il fango si riversò ovunque travolgendo case, chiese, edifici storici. Il…