Ripartite lunedì 10 gennaio le scuole ebraiche di Roma, tra protocolli di sicurezza e qualche assenza prevista. La sfida è impegnativa: come annunciato dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, diversi istituti sul territorio nazionale sono partiti con molte assenze; in un comune su otto sono proprio rimasti chiusi, così come in Campania e Sicilia. Il ritorno dalle vacanze nelle scuole ebraiche si è svolto in sicurezza grazie al lavoro di preparazione dei giorni precedenti, ma si possono intuire le difficoltà da affrontare nelle prossime settimane.
“La giornata di oggi è stata sostanzialmente tranquilla, ma i dati sono eloquenti – racconta a Shalom Milena Pavoncello, Direttrice della scuola elementare Vittorio Polacco e delle medie Angelo Sacerdoti – I positivi sono 17 alle elementari e altrettanti alle medie. Prima della chiusura del 23 dicembre erano rispettivamente tre e due, con le medie passate in DAD gli ultimi tre giorni a scopo precauzionale. Questi contagiati dunque sono avvenuti durante le vacanze”.
“Il dato di questo primo giorno è di 21 casi conclamanti tra gli studenti delle superiori, circa il 10% della popolazione scolastica – spiega Rav Benedetto Carucci Viterbi, Preside del Liceo Renzo Levi – Si tratta di un’impennata rilevante rispetto all’1% circa precedente alle vacanze. Vi sono poi 17 o 18 studenti in isolamento in quanto non hanno completato il ciclo vaccinale con tre dosi e hanno avuto contatti diretti con soggetti positivi. Tra i docenti i dati sono nettamente migliori, con solo un positivo. Tuttavia, quasi ogni classe è partita con assenze dovute a isolamenti e quarantene, pertanto siamo dovuti ricorrere a una didattica mista: non è semplice, visto che ogni approccio metodologico presuppone criteri differenti. Purtroppo, probabilmente questa sarà la realtà ancora per qualche settimana”.
Andiamo quindi a scoprire quali siano le norme che regolano il ritorno in classe degli alunni delle scuole ebraiche romane.
ELEMENTARI – Nel caso in cui vi sia un solo alunno positivo, questi dovrà andare in isolamento e seguire in Didattica A Distanza per dieci giorni. La positività deve essere immediatamente comunicata tramite mail alla Scuola, la quale notificherà il caso alla ASL Roma 1. Per i compagni si attiva la sorveglianza con il testing: tutti devono essere sottoposti a due test antigenici rapidi o molecolari, il primo appena si viene a conoscenza del caso di positività (T0), il secondo dopo cinque giorni (T5). Questi tamponi sono a carico delle famiglie, le quali però possono effettuarli gratuitamente presso gli hub regionali preposti a questo tipo di tracciamento. Nel caso in cui vi siano due o più positivi, l’intera classe viene posta in quarantena con l’attivazione della DAD, che si concluderà dopo 10 giorni con un tampone negativo o dopo 14 anche senza tampone. Da ricordare che la quarantena implica un’assenza di contatti anche da altre attività, non solo nell’ambito scolastico.
Se gli alunni hanno avuto contatti con soggetti positivi, si dovrà distinguere tra diretti e indiretti. I primi sono i contatti stretti: chi convive nella stessa casa; chi ha un contatto fisico come stretta di mano o bacio; chi si trovi nello stesso ambiente al chiuso, a meno di due metri, per più di 15 minuti, senza mascherina. Chi ha avuto un contatto stretto positivo dovrà passare alla DAD. Chi ha un contatto indiretto, invece, potrà continuare a frequentare regolarmente, salvo diverse disposizioni del proprio medico di famiglia, che va comunque sempre consultato, soprattutto nel caso in cui i contatti avvengano al di fuori dell’ambito scolastico.
MEDIE E LICEO – Alle scuole medie inferiori e superiori, in caso di uno studente positivo, questi dovrà andare in isolamento e seguire in Didattica A Distanza, per 7 giorni se è guarito da meno di 120 giorni, vaccinato con due dosi da meno di 120 giorni o vaccinato con tre dosi; il periodo si allunga 10 giorni per chi non abbia questi requisiti. Gli altri componenti della classe non vanno in DAD, ma vi devono indossare mascherine Ffp2 per almeno 10 giorni e sottoporsi a due tamponi antigenici rapidi o molecolari, il primo appena si viene a conoscenza del caso di positività (T0), il secondo dopo cinque giorni (T5). Anche questi test, previa prenotazione e compilazione appositi moduli, si possono effettuare gratuitamente presso gli appositi hub regionali. In presenza di due casi positivi nella classe si valuta il ciclo vaccinale: chi ha tre dosi o due dosi/guarigione da meno di 120 giorni seguirà l’attività didattica in presenza con l’obbligo di Ffp2 per almeno 10 giorni; per chi non abbia le tre dosi o abbia superato la seconda o la guarigione da più di 120 giorni si applica la DAD per 10 giorni, con la possibilità di rientrare solo dopo un tampone molecolare o antigenico negativo. In presenza di tre o più casi positivi nella stessa classe si passa alla DAD per tutti per dieci giorni.
La Didattica A Distanza individuale è solo per casi connessi con Covid o con contatti stretti, mentre non si applica indiscriminatamente a ogni alunno assente. Potranno beneficiarne coloro che sono in degenza post-operatoria superiore a una settimana o chi abbia patologie respiratorie o allergiche documentate, oltre ad eventuali casi specifici valutati singolarmente.
Anche alle medie e al liceo, i contatti si distinguono tra diretti e indiretti. Se uno studente ha avuto contatti diretti positivi, si deve valutare il ciclo vaccinale: in caso di tre dosi, due dosi o guarigione da meno di 120 giorni di vaccino si segue l’autosorveglianza, con mascherina Ffp2 per 10 giorni, con tampone in caso di sintomi e dopo 10 giorni; nei casi in cui dalla guarigione o dalla seconda siano passati più di 120 giorni, si passa alla DAD. Per i contatti indiretti invece non si prevede ricorso alla Didattica A Distanza. La valutazione dei casi specifici consente alla scuola la conoscenza dello stato vaccinale degli studenti.