Storie cancellate per decenni che riaffiorano grazie all’iniziativa “Mai dimenticare” promossa dal Museo tedesco del calcio. Dal 27 gennaio scorso, per commemorare le vittime della Shoah, la Federcalcio tedesca ha pubblicato on line l’enciclopedia dedicata a 200 giocatori e funzionari ebrei di primo piano nella storia del calcio, perseguitati dai nazisti.
“I nazionalsocialisti non solo hanno spazzato via vite ma anche ricordi. I ritratti degli ebrei, che avevano avuto successo nello sport, furono rimossi dagli album sportivi, i loro nomi cancellati dalle targhe commemorative. I loro volti sono stati coperti dalle foto dei club e i loro risultati rimossi dagli annuari dei record” ha detto il direttore del Museo Manuel Neukirchner. Tra questi viene ricordato Julius Hirsch, giocatore della Nazionale tedesca, deportato e ucciso nel campo di concentramento di Auschwitz, come anche Ernst Alexander dell’FC Schalke 04, catturato nel 1942 e assassinato dai nazisti nello stesso lager.
“Con questa enciclopedia online, richiamiamo all’attenzione il destino di pionieri ebrei dello sport, ostracizzati e assassinati, che un tempo diedero un importante impulso al calcio in Germania. La nostra ambizione è anche di inviare un forte segnale contro le tendenze razziste e antisemite nel calcio di oggi” ha affermato Neukirchner.
All’iniziativa hanno collaborato, oltre alla rete dei musei del calcio, 23 club e associazioni calcistiche tra cui il Bayern Monaco, lo Schalke 04 ed Eintracht Frankfurt, che hanno messo a disposizione i loro archivi storici.
“C’erano vittime, seguaci e responsabili anche nell’FC Bayern – ha affermato il Ceo del Bayern Monaco, Oliver Kahn – Tutti noi dobbiamo mantenere viva la nostra storia. Abbiamo l’obbligo nei confronti delle generazioni future e delle vittime di garantire che non ci saranno più né seguaci né responsabili”.
Il link per accedere all’enciclopedia digitale è www.fussballmuseum.de/juedische-fussballer