In occasione del
convegno “La popolazione ebraica di Roma. Studi in onore di Eugenio Sonnino”, organizzato,
presso il Museo Ebraico, dalla Comunità Ebraica di Roma (CER) insieme alla
famiglia Sonnino, il Presidente della CER Ruth Dureghello è intervenuta
mettendo in evidenza la rilevanza dei lavori di ricostruzione
demografico/statistica della collettività ebraica romana. La famiglia Sonnino
ha donato parte della biblioteca del professore alla Biblioteca Nazionale Centrale
(BNC) di Roma, a tale riguardo Concetta Baldassarro, Responsabile del Fondo
Sonnino alla BNC, ha sottolineato l’importanza della conservazione della
documentazione finalizzata alla valorizzazione e divulgazione della memoria. Luciana
Di Laudadio Sonnino e il figlio Eliseo Sonnino hanno ricordato la passione di
Enio – così come era chiamato in famiglia il prof. Sonnino – che metteva nei
suoi studi e la sete di conoscenza per le sue origini e la cultura in generale.
In particolare Eliseo ha sottolineato come il ricordo del padre non deve essere
semplicemente una commemorazione, ma una apertura al futuro affinché le nuove
generazioni seguano il suo esempio e continuino i suoi studi. Il prof. Eugenio
Sonnino è stato il fondatore della Demografia storica e della Società Italiana
di Demografia Storica (SIDeS), come ha ricordato Lucia Pozzi (Università di
Sassari) che ha messo in evidenza l’importanza dell’utilizzo delle fonti archivistiche.
Sempre in tema di demografia ebraica, Anna Esposito (Sapienza Università di
Roma) ha delineato un interessante quadro nel 1526 della popolazione ebraica
desunto della Descriptio Urbis, il primo censimento della popolazione di Roma,
mentre Claudio Procaccia (Dipartimento Beni e Attività Culturali della Comunità
Ebraica di Roma-DiBAC) ha descritto la ricostruzione
dell’albero genealogico del ramo materno del prof. Eugenio Sonnino attraverso
fotografie, dipinti dell’area dell’ex ghetto, censimenti, mappe, catasti
ricostruendo davanti agli occhi del pubblico i luoghi fisici dove gli avi
materni di Eugenio Sonnino avevano abitato. Infine, Silvia Haia Antonucci (Archivio
Storico della Comunità Ebraica di Roma-ASCER “Giancarlo Spizzichino”) ha descritto
la collaborazione del Prof. Sonnino con la CER, importante dal punto di vista
scientifico ma anche umano, che è iniziata negli anni ’90 del ‘900, quando fu
somministrato un questionario a un campione della Comunità con l’intento di
restituire l’immagine del più antico gruppo culturale della città a trent’anni
dall’arrivo degli ebrei espulsi dalla Libia. Inoltre, grazie alla
collaborazione con il prof. Sonnino, è stato possibile acquisire dati in forma
digitatale provenienti dai registri dell’anagrafe della Comunità Ebraica di
Roma (nascite, decessi, matrimoni, censimenti, ecc.) che sono a disposizione
degli studiosi per futuri studi sulla popolazione ebraica romana. Il professore,
insieme al fratello Giacomo, volle
anche lasciare allo staff dell’ASCER la testimonianza del salvataggio
della sua famiglia da parte del dr. Giuseppe Caronia – che è stata poi lo
stimolo a realizzare il volume “La punizione che diventò salvezza” edito
dalla Forum Editrice Universitaria nel 2014 – e fu proprio grazie al suo
impegno se lo Yad Vashem conferì al medico la massima onorificenza civile
israeliana di “Giusto fra le Nazioni”. La famiglia Sonnino, nello sforzo di
divulgare e porre a disposizione degli studiosi il lavoro del professore, ha
coinvolto la
Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, l’Archivio Comunale di Palermo, la
SiDeS, l’ASCER. Si segnala anche che a S. Cipiriello – luogo di nascita di
Giuseppe Caronia – è stata intitolata di una piazza a Giuseppe Caronia ed
Eugenio Sonnino. L’incontro è stato moderato da Gabriella Yael Franzone
(DiBAC).