
Il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni e il Presidente della Comunità Ebraica di Roma Victor Fadlun si sono recati nel pomeriggio di martedì presso S. Marta per rendere omaggio alla salma di papa Francesco.
Alla notizia della scomparsa del Pontefice, il Rabbino Capo aveva ricordato la figura di Francesco sottolineando il valore del dialogo interreligioso coltivato nel corso del suo pontificato.
“Dopo una lunga malattia, sopportata con la sua grande forza, Papa Francesco ci ha lasciato”, aveva affermato Rav Di Segni. “Il suo pontificato è stato un importante nuovo capitolo nella storia dei rapporti tra ebraismo e cattolicesimo, con aperture a un dialogo talvolta difficile ma sempre rispettoso”.
Numerosi sono stati, nel corso degli anni, gli incontri tra il Rabbino Capo e il Papa, momenti che Rav Di Segni ha descritto come segnati “da simpatia, attenzione e confidenza”. Uno dei momenti più significativi di questo percorso fu la visita di Papa Francesco al Tempio Maggiore di Roma il 17 gennaio 2016, terzo pontefice a varcare le porte della Sinagoga dopo Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
“Con la mia comunità esprimo cordoglio per la sua scomparsa e sentite condoglianze al mondo cattolico”, ha concluso il Rabbino.
Anche il Presidente della Comunità Ebraica di Roma Victor Fadlun aveva espresso parole di cordoglio.
“Mi unisco al cordoglio del Rabbino Capo Riccardo Di Segni, e insieme a lui esprimo le più sentite condoglianze all’intero mondo cattolico per la scomparsa di Papa Francesco”, aveva affermato Fadlun in una nota. “Di lui ci ha colpito la straordinaria forza dimostrata fino alla fine, anche nel modo in cui ha affrontato la malattia e la sofferenza. La nostra Comunità lo ricorda con profondo rispetto”.