Lo scorso 21 settembre Ester Sonnino, una arzilla e simpatica signora della Comunità Ebraica di Roma, ha compiuto 100 anni. Un traguardo importante nella storia di una donna rimasta vedova molto giovane, ma che si è sempre data da fare per la propria famiglia.
“Mia nonna non era neanche sposata, perché mio nonno è stato deportato prima che si sposassero”, racconta suo nipote Mario Volterra, “poi anche lei è stata arrestata per essere deportata e mandata a Regina Coeli, ma era incinta e una suora, al momento della deportazione ha detto che stava partorendo e l’ha salvata.
Ha partorito a Regina Coeli e si è ritrovata alla fine della Guerra da sola con una figlia, e da quel momento si è sempre operata per la propria famiglia”.
Da sola ha lavorato per tanti anni a Via Veneto a vendere corredi, calzini e fazzoletti agli Hotel, andava a Napoli a comprare prodotti da rivendere a Roma, oppure vendeva corredi nuziali. “È stata una donna che si è sempre data da fare”, sottolinea con orgoglio il nipote.
Il giorno del 100mo compleanno i festeggiamenti sono iniziati sin dalla mattina, quando un vigile urbano le ha consegnato una lettera di auguri del Comune di Roma e suo nipote, che vive in Israele, le ha mandato un mazzo di 100 rose e poi le ore della giornata a rispondere alle tante telefonate fatte da tutte le persone che la conoscono.
La sera, Ester Sonnino ha festeggiato il compleanno tra amici e parenti, tra emozioni, affetto e la riconoscenza di chi sa quanto questa semplice donna abbia lavorato e si sia impegnata per non far mancare nulla alla sua famiglia. Auguri nonna Ester.