La Casa Bianca si e’ fatta avanti con diversi Paesi arabi per incoraggiarli a raggiungere accordi di non belligeranza con Israele. E’ quanto ha rivelato Barak Ravid, noto giornalista israeliano dii Channel 13, sul sito Axios, citando fonti americane, arabe e israeliane. Come spiega il reporter, i patti di non aggressione sono un passo intermedio tra l’attuale situazione, nella quale Israele ha relazioni segrete con diversi Stati della regione, e piene relazioni diplomatiche, con l’obiettivo finale di arrivare alla normalizzazione delle relazioni.
In quest’ottica, il vice consigliere per la Sicurezza nazionale americana Victoria Coates la settimana scorsa ha incontrato a Washington gli ambasciatori di Emirati arabi uniti, Oman, Bahrein e Marocco per presentare loro l’idea e chiedere un riscontro. I quattro Paesi infatti hanno tutti relazioni segrete con lo Stato ebraico, ma niente di ufficiale. Secondo gli israeliani, il piano e’ nato dall’iniziativa promossa dal ministro degli Esteri dello Stato ebraico, Israel Katz, che a settembre ne ha parlato con i colleghi di Oman ed Emirati in incontri all’Onu. Il tema e’ stato sollevato nei giorni scorsi anche in una riunione presieduta dalla Coates con una delegazione del ministero degli Esteri israeliano. Come ha sottolineato Ravid, nonostante il sostegno della Casa Bianca, i colloqui sono a uno stadio preliminare: l’idea risente fortemente della mancanza di un governo in Israele(il Paese e’ bloccato in un impasse politica e rischia di tornare per la terza volta alle urne) cosi’ come dell’assenza di progressi sul versante del processo di pace israelo-palestinese, tema sul quale i Paesi arabi vorrebbero vedere avanzamenti prima di procedere con relazioni piu’ strette.