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    Uniti contro l’odio antiebraico: a Roma la manifestazione ‘Per la nostra libertà a testa alta con gli ebrei’

    Una platea unita e compatta che ha tinto Piazza SS Apostoli, a Roma, di bandiere italiane e israeliane per lanciare un chiaro messaggio: chi attacca gli ebrei attacca l’Italia e la sua Costituzione. Si è svolta in questa cornice la manifestazione nazionale “Per la nostra libertà a testa alta con gli ebrei”, promossa dall’associazione Setteottobre e condotta dal giornalista Antonino Monteleone. L’iniziativa ha riunito numerose personalità del mondo del giornalismo e della politica, che fin dal 7 ottobre 2023 si sono schierate al fianco di Israele e degli ebrei italiani, vittime di un antisemitismo sempre più latente. Tra questi il direttore del quotidiano ‘Il Tempo’ Tommaso Cerno, Pierluigi Battista, Aldo Torchiaro, il sen. Lucio Malan, l’on. Maria Elena Boschi, l’on. Giovanni Donzelli, la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno.
    “Non è una novità del 7 ottobre. Anche Luciano Lama, nel giugno del 1982, quando fu deposta una bara di fronte ai cancelli della Sinagoga, rispose alle proteste del rabbino Toaff sostenendo che non fosse comprensibile la reazione di coloro che si indignavano per il genocidio che commettevano gli israeliani. La storia è vecchia, e vecchia è anche l’accusa infamante” ha affermato Rav Riccardo Di Segni, spiegando l’origine storica della strumentalizzazione del concetto di genocidio con cui oggi viene accusato Israele.
    A prendere parola anche il presidente della Comunità Ebraica di Roma Victor Fadlun, che ha sostenuto come l’antisemitismo sia una battaglia di tutta la società italiana. “L’antisemitismo è diventato un’urgenza non solo per noi ebrei, ma per l’intera società. Occorrono provvedimenti concreti. L’antisemitismo si presenta con parole in parte nuove ma con le stesse intenzioni criminali di sempre. Oggi si traveste da antisionismo e si nasconde dietro la maschera della solidarietà” ha affermato.
    “Dovevamo alzare la testa. Dovevamo dire agli ebrei di uscire di casa con i loro simboli. Dobbiamo essere un Paese libero dove ogni religione può essere professata, non soltanto quella musulmana e quella cattolica, ma anche la religione ebraica – ha detto il presidente dell’associazione Setteottobre Stefano Parisi, che ha poi attaccato le manifestazioni antisioniste organizzate in questi anni – Abbiamo tollerato per due anni delle piazze antisemite, dove i bambini venivano portati dai loro genitori a urlare ‘Palestina libera dal fiume al mare’. Sono stati manipolati, come sono manipolati i giovani palestinesi da Hamas. La propaganda di Hamas ha penetrato la nostra opinione pubblica, le nostre università e i nostri organi di informazione. Ciò che è accaduto è una vergogna”.
    Tra i molteplici interventi, quello dell’onorevole Donzelli di Fratelli d’Italia e della vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno, nota per la sua presa di posizione controcorrente all’interno del Partito Democratico. “La lotta contro l’antisemitismo è una lotta di tutti, che riguarda i cardini della democrazia. Per questo mi è dispiaciuto non vedere tra coloro che hanno aderito alla manifestazione il simbolo del mio partito: il Partito Democratico” ha affermato.
    A lanciare un messaggio importante è stato anche il presidente dell’Ugei Luca Spizzichino, che in questi anni ha fronteggiato l’odio antisemita sempre più crescente nelle università italiane. “Noi non siamo restati in silenzio. – ha detto Spizzichino – E non lo faremo mai. Difendere i nostri diritti significa difendere i diritti di tutti. Ma questa battaglia non possiamo farla da soli. Serve una reazione collettiva. Serve che tutti ricordino: quando si attacca un ebreo, si attacca l’Italia intera. Perché l’antisemitismo non colpisce solo noi. Quando un gruppo può essere escluso, insultato o minacciato, la democrazia stessa è più debole”.
    Dunque, una piazza e tante voci unite contro l’odio per la libertà di tutti.

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