Il capo del governo della Tunisia Youssef Chahed ha deciso “per motivi di sicurezza” di vietare a chiunque l’accesso alle amministrazioni e istituzioni pubbliche indossando il Niqab, il velo integrale islamico che copre totalmente il viso di una donna. Lo ha riferito l’agenzia France Presse citando una fonte della Presidenza del governo. Secondo la stessa fonte, il capo dello Stato ha firmato una circolare governativa “che vieta l’accesso agli uffici governativi e alle istituzioni pubbliche, a chiunque abbia una faccia nascosta. Questa decisione è stata presa per ragioni di sicurezza”. La storica decisione intrapresa da un governo con la partecipazione di islamici, avviene in un clima di particolare tensione per la situazione di sicurezza nel Paese; in particolare dopo un dupplice attacco suicida perpetrato giovedì scorso a Tunisi e rivendicato dallo Stato Islamico (Isis). Nell’attacco sono costate la vita a 2 persone e il ferimento di altri sette.
Nel febbraio 2014, il Ministero degli Interni aveva autorizzato la polizia a condurre un “monitoraggio rinforzato” di persone che indossano il niqab, come misura nella lotta contro il “terrorismo”. Il Niqab, non era tollerata sotto il regime del deposto presidente Zine El Abidine Ben Ali, che ha spietatamente represso ogni forma di islamismo; islamismo che ha vissuto un boom dopo la rivoluzione del gennaio 2011.