Oggi, 15 del mese di Av, corrispondente
quest’anno al 2 agosto, ricorre Tu beAv, festa agricola e dell’amore.
Il mese di Av per il popolo di Israele è un
mese triste, ma anche una fase di consolazione. Il mese inizia infatti con il
periodo di “Ben HaMetzarim”, i 21 giorni che intercorrono tra il 17 di
Tammuz e Tishah BeAv (il giorno 9), in cui si digiuna in ricordo della
distruzione del Bet HaMikdash da parte sia dei babilonesi nel 586 a.e.v che dei
romani nel 70 e.v. Tuttavia, a metà del mese, il 15 appunto, cade la festa di
Tu BeAv, con duplice valenza.
Il significato di questa ricorrenza si può
ritrovare nella Mishnà di Ta’anit: qui si racconta che ai tempi del Santuario,
in questo giorno, insieme a quello di Yom Kippur, a Gerusalemme i ragazzi e le
ragazze uscivano dai campi vestiti di bianco, danzavano e si incontravano per
conoscersi e per unirsi in matrimonio.
In una fase dell’antichità si verificò una
spaccatura tra le tribù d’Israele, a causa della quale giovani di tribù diverse
non potevano sposarsi tra loro. L’unica eccezione fu prevista proprio per il
giorno di Tu beAv, diventata quindi anche simbolo di una riunificazione
matrimoniale.
L’altro aspetto riguarda la parte agricola.
Questa era l’ultima data utile per tagliare la legna necessaria per cucinare,
costruire case, riscaldare e per i sacrifici; da quel momento in poi si doveva
dare agli alberi e alla natura un periodo di riposo, che sarebbe durato fino
all’inizio del mese di Nissan, in primavera. Non a caso, la festa cade a
distanza di sei mesi esatti da TuBishvat, il capodanno degli alberi. Inoltre, anticamente
in questo giorno era fissata la festa della fine della vendemmia, come
ricordano ancora oggi alcuni kibbutzim.
La data di Tu beAv ha un’ulteriore valenza
storica per la Comunità ebraica di Roma, in quanto ricorda l’inaugurazione del
Tempio Maggiore avvenuta nel 1904 proprio in questo giorno.