Skip to main content

Ultimo numero Novembre – Dicembre 2024

Scarica il Lunario 5785

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    Rari manoscritti ebraici messi online dalla Library of Congress di Washington

    Per la prima volta è stata digitalizzata e messa online dalla Library of Congress di Washington una pregiata collezione di manoscritti ebraici. Le opere, ora consultabili da ricercatori e dal pubblico in generale, offrono un ampio guardo sulla vita ebraica nel corso del tempo, in particolare dal X al XX secolo.

    Tra i 230 manoscritti, presenti un testo inedito di ‘Shemoneh She’arim’ di Rabbi Hayyim Vital; un piccolo ‘Seder Kryiat Shemà’ del 1745 proveniente dalla Germania; una ‘Ketubah’ del 1896 dall’ Italia; una raccolta di responsa di Rabbi Solomon ibn Adret del XIV secolo e la celebre ‘Haggadah di Washington’, realizzata a Firenze nel 1478 dall’amanuense Joel ben Simeon, definito come “uno dei più importanti artisti ebrei dell’epoca”. La collezione comprende anche poesie inedite di Solomon Da Piera, uno degli ultimi grandi poeti ebrei di Spagna.

    Dopo l’intervento di restauro, verrà digitalizzato anche un frammento di rotolo della Torah, risalente alla fine del X o XI secolo, probabilmente scritto in Egitto. Questo reperto contiene il più antico testo conosciuto del biblico ‘Cantico del Mare’, redatto secondo l’antica tradizione degli scribi. I manoscritti più recenti risalgono al XX secolo, come due opere inedite di Rabbi Menachem Mendel Risikoff (1866-1960), nato in Russia ed emigrato negli Stati Uniti nel 1906.

    La collezione comprende, inoltre, documenti relativi alla medicina e alla magia ebraica popolare, nonché due manoscritti che trattano della musica ebraica nell’Impero ottomano.

    Il progetto di digitalizzazione è stato finanziato dalla David Berg Foundation.  “La collezione riflette una straordinaria tradizione manoscritta di immenso valore di ricerca. – ha affermato Lanisa Kitchner della Library of Congress, come riporta Ynet – La sua esistenza e la presenza online sono uno stimolo e un invito ad ammirare, attingere e promuovere il contributo ebraico all’umanità dal X secolo in poi”. Secondo la Library of Congress, la più grande biblioteca al mondo, questa iniziativa “rappresenta un passo avanti nella sua missione di democratizzare la conoscenza e proteggere il patrimonio culturale per i posteri. Questo sforzo promette di arricchire la comprensione della storia e della tradizione ebraica, rafforzando al tempo stesso l’impegno della biblioteca per l’accessibilità e la conservazione nell’era digitale”.

    CONDIVIDI SU: