Conferito il Nobel per l’Economia a Ben Shalom Bernanke, ex presidente della Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti. Condivide il prestigioso premio con gli economisti Douglas W. Diamond e Philip H. Dybvig. Ad assegnarlo l’Accademia reale svedese delle scienze “per le loro ricerche sulle banche e le crisi finanziarie”. Secondo la commissione, i tre studiosi “hanno migliorato in modo significativo la nostra comprensione sul ruolo delle banche nell’economia, soprattutto durante le crisi finanziarie, e la nostra capacità di evitare gravi crisi e costosi salvataggi”.
“Sono incredibilmente onorato. – racconta Bernanke in una conferenza stampa – È stato completamente inaspettato”.
Nato in una famiglia ebraica nel 1953 ad Augusta, in Georgia, Ben S. Bernanke è cresciuto a Dillon nel South Carolina. Dopo aver conseguito la laurea all’Università di Harvard e poi il dottorato in economia presso il Massachussetts Institute of Technology, l’economista ha insegnato nelle Università americane più prestigiose. Nel 2002 entrò a far parte del Consiglio Direttivo della Banca centrale americana e nel 2006 venne nominato presidente, restando in carica per due mandati fino al 2014. Attualmente insegna al Brookings Institution di Washington.
È la prima volta che questo importante riconoscimento viene assegnato ad un presidente della Federal Reserve. In particolare, Bernanke è stato premiato per l’analisi compiuta nel 1983, in cui ha analizzato la Grande Depressione degli anni ‘30, definita dalla commissione come “la peggiore crisi economica della storia moderna”. Lo studio ha mostrato come le corse agli sportelli bancari “siano state un fattore decisivo nel rendere la crisi così profonda e prolungata”. Le sue teorie hanno contribuito a gestire la crisi finanziaria ed economica del 2008 e a salvare le principali istituzioni finanziarie.