Sette opere del pittore austriaco Egon Schiele razziate durante la Shoah al cabarettista viennese Fritz Grünbaum sono state restituite ai discendenti del legittimo proprietario con una cerimonia pubblica.
“Quando si guardano queste opere d’arte, ci si immagina Fritz ed Elisabeth nel loro vivace appartamento di Vienna. Felici mentre cantano e ballano, scherzando assieme”, ha detto Timothy Reif, un parente di Grünbaum nel corso del suo intervento durante la cerimonia nel centro di Manhattan in cui sono state restituite le opere. La moglie di Grünbaum venne anch’essa uccisa dai nazisti nel 1942. “Ricordare le loro vite vanifica il piano di Hitler di cancellare il nome delle famiglie ebraiche dalla storia”.
Reif e altri eredi e dei Grünbaum hanno preso parte alla cerimonia di restituzione delle sette opere dell’espressionista austriaco Egon Schiele, facenti parte della vasta collezione d’arte di Grünbaum. Le opere sono state recuperate all’inizio di quest’anno da una serie di prestigiosi musei, da varie collezioni e dall’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg, come parte di uno sforzo per restituire agli eredi le opere d’arte rubate dai nazisti. “A nome di tutta la mia famiglia, voglio ringraziare e sottolineare la nostra profonda gratitudine a ciascuno di voi qui oggi, per tutto quello che state facendo e che avete fatto per la nostra causa e per fare giustizia su tutto ciò che è stato portato via agli ebrei” ha detto Reif.
È stato un momento di raccoglimento speciale per ricordare Grünbaum, famoso cabarettista austriaco ucciso nel campo di concentramento di Dachau nel 1941. Un incontro reso ancora più potente dal periodo dell’anno in cui cade, così ravvicinato alle festività di Rosh Hashanà e Kippur. “Questa cerimonia oggi coincide sul calendario con le festività ebraiche, un momento di raccoglimento e riflessione” – ha affermato Bragg – “Questo evento oggi mi ha ricordato che, nonostante gli orrori della tragica distruzione causata dai nazisti, non è mai troppo tardi per insegnare al mondo che sono esistite persone incredibili come il signor Grünbaum”.
David Frankel, uno dei co-esecutori testamentari del patrimonio di Grünbaum, ha detto alla Jewish Telegraphic Agency che in questa causa c’è stato un forte “investimento emotivo dell’ufficio del procuratore distrettuale”. La prossima settimana gli eredi di Grünbaum doneranno le opere a Christie’s, che le metterà all’asta per scopi di beneficenza entro la fine dell’anno. I profitti verranno devoluti agli artisti delle comunità svantaggiate.
Si dice che Grünbaum sia stato l’ispirazione per il personaggio del maestro di cerimonie nel musical di Broadway e nel successivo film “Cabaret”. Oltre al suo lavoro come comico, librettista, star del cinema e della radio, Grünbaum era noto anche per la sua attività politica e per la schietta opposizione all’antisemitismo. Nel 1910, si racconta che schiaffeggiò un ufficiale austriaco dopo che l’ufficiale aveva fatto osservazioni antisemite. In seguito divenne un critico dei nazisti in un quotidiano viennese. “Dovrebbero ricordarlo non solo come un grande artista, ma anche come un antinazista – ha detto Frankel – un uomo che difese sempre i diritti umani rischiando in maniera coraggiosa la propria vita”.