Lunedì
scorso, il Dipartimento dell’Istruzione dello Stato di New York ha annunciato
un aggiornamento dei regolamenti che disciplinano l’istruzione laica nelle
scuole private. L’obiettivo è quello di rendere l’insegnamento delle scuole
private “sostanzialmente equivalente” a quello delle scuole pubbliche. Una
scelta che ricadrebbe anche sulle scuole ebraiche ortodosse, che si sono
opposte fermamente.
Secondo
Rabbi Chaim Dovid Zwiebel, apportare cambiamenti significativi e ridurre
notevolmente l’enfasi sugli studi ebraici comprometterebbe la stessa missione
per cui queste scuole sono state fondate, ed ha proposto di analizzare i
singoli casi qualora si ritenga che le scuole non forniscano le conoscenze
previste.
La
proposta di aggiornamento nasce dalle lamentele di alcuni ex studenti di scuole
ortodosse sulla presunta incapacità di tali strutture nel fornire un’istruzione
sufficiente a proiettare i giovani nelle università e nel mondo del lavoro. Il
sollecito è stato accolto dal Dipartimento, causando l’opposizione non solo
degli istituti ebraici ortodossi – le Yeshiva – ma anche delle scuole
cattoliche e private dello Stato, secondo le quali i regolamenti interferiscono
con l’autonomia delle proprie istituzioni.
Contro
la decisione del dipartimento, quindi, viene rivendicata l’autonomia e
l’indipendenza delle strutture private, impostate secondo un determinato
modello di scuola, e quindi su determinati principi.