Chi sono i guerriglieri yemeniti Houti, alleati dell’Iran, che hanno rivendicato il bombardamento gli impianti petroliferi in Arabia Saudita? Per capire la loro fanatica ideologia basta ascoltare il loro inno: “Allah e’ grande, morte all’America, morte a Israele, maledizione sugli ebreie vittoria per l’islam”. Il loro obiettivo e’ molto semplice: estendere il controllo su tutto lo Yemen e portare avanti l’etnia Zaydita, che si ritiene tra gli eredi della famiglia del profeta Maometto.
Il movimento Houthi nasce nel 1992 con la denominazione ufficiale “Ansar Allah”, i partigiani di Allah. L’appellativo Houthi e’ in onore del fondatore Hussein Al Houthi, ucciso nel 2004, e di suo padre Badr Eddine Houthi, ritenuto il leader spirituale del movimento. La roccaforte e’ sempre stata Saada, nel Nord-Ovest dello Yemen, al confine con l’Arabia Saudita. Da qui hanno portato avanti sei guerre, tra il 2004 e il 2010, contro il presidente yemenita Ali Abdallah Saleh. Gli Houthi appartengono al ramo sciita degli Zayditi, una setta vicina ai sunniti, ma sono accusati di avere stretti legami ideologici con il gruppo dei Duodecimani che rappresenta la maggioranza in Iran, Iraq e Libano. Nel 2014 si sono alleati con Saleh. Nel dicembre del 2017, pero’, Saleh ha deciso di “voltare pagina” e avvicinarsi all’Arabia Saudita, chiedendo a Riad di fermare gli attacchi contro il suo Paese, ormai ridotto allo stremo e colpito anche da una gravissima epidemia di colera. Gli Houthi lo hanno considerato un tradimento imperdonabile e lo hanno ucciso.