“Siete i testimoni di una sofferenza che non e’ misurabile da chi non ha conosciuto l’inferno della Shoah. Io sono infinitamente grata a voi e a tutti colori che hanno la forza di mantenere vita la memoria”: e’ quanto ha detto Angela Merkel a Essen in occasione dell’apertura della mostra “Survivors. Faces of Life after the Holocaust”, che mostra 75 ritratti di sopravvissuti nell’ambito del 75esimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945. La cancelliera ha colto l’occasione per lanciare il suo ennesimo appello contro l’antisemitismo, l’odio, il razzismo e la violenza: si tratta di fenomeni, ha detto Merkel, “che rappresentano un attacco ai valori fondamentali che sostengono la nostra societa’”. Rivolta all’87enne Naftali Fuerst, sopravvissuto a Buchenwald dopo esser stato costretto a compiere una “marcia della morte” quando aveva appena dodici anni, la cancelliera ha voluto sottolineare che “e’ quasi un miracolo che anche in Germania vi sia ancora vita ebraica. E’ una fiducia che dobbiamo preservare”, ha aggiunto riferendosi al bisogno di trovare efficaci strumenti di lotta contro l’aumento di episodi di matrice antisemita che si sono registrati negli ultimi anni nella Repubblica federale.