Una storia gloriosa, seppur breve, appartiene al Maccabi Cairo, il club sportivo ebraico che, soprattutto nel basket, brillò in Egitto negli anni ‘40. Il leggendario team, infatti, non solo vinse più volte il Campionato nazionale di pallacanestro ma contribuì, in seguito, allo sviluppo del basket israeliano nei primi anni dell’istituzione dello Stato ebraico.
Il club Maccabi Cairo, come riporta Ynet, fu fondato nel 1932 e cessò la sua attività alla fine degli anni ’50. Nella rinomata squadra titolare di basket giocavano cinque membri della famiglia Harari: Morris, Leon, David, Emil e il più famoso Zaki detto “Zuzi”. Quest’ultimo, cestista talentuoso, fece parte anche della nazionale egiziana e nel 1947 contribuì a portarla al terzo posto nel Campionato Europeo. Zuzi, inoltre, continuò a giocare per l’Egitto anche dopo la nascita dello Stato d’Israele, disputando le Olimpiadi estive di Helsinki del 1952, dove lo Stato nordafricano si classificò nono.
Tuttavia, nel corso degli anni, la vita per gli ebrei egiziani e l’esistenza del club divennero sempre più difficili. Nel 1956 il Maccabi Cairo fu incoronato Campione d’Egitto, dopo aver sconfitto la squadra dell’esercito egiziano. In quello stesso anno, però, molti ebrei emigrarono in Israele a causa delle ripercussioni dovute al coinvolgimento dello Stato Ebraico nella crisi di Suez: il 26 ottobre 1956 le forze israeliane, inglesi e francesi invasero la penisola del Sinai, con l’obiettivo di riottenere l’accesso al Canale di Suez, nazionalizzato pochi mesi prima dal presidente egiziano Gamel Abdel Nasser.
In seguito al divieto di giocare nella nazionale egiziana, gli atleti ebrei furono costretti a trasferirsi in Israele, dove alla fine degli anni ’50 fondarono la squadra di basket dell’Hapoel Beer Sheva e all’inizio degli anni ’60 quella del Maccabi Ashdod.