Sono 37 le nazioni che finora hanno approvato la definizione operativa di antisemitismo dell’IHRA, l’International Holocaust Remembrance Alliance. Uno studio appena pubblicato dal Kantor Center for the Study of Contemporary European Jewry dell’Università di Tel Aviv e dal Combat Antisemitism Movement (CAM) mostra che 865 istituzioni in tutto il mondo hanno adottato definitivamente l’IHRA Working Definition of Antisemitism dal 2016. Questo rapporto rappresenta l’elenco più completo sulle adozioni di questa definizione.
Una vasta gamma di organizzazioni internazionali, governi nazionali, comuni, ONG, università, club sportivi, società e altri gruppi hanno adottato la definizione di antisemitismo IHRA come quadro guida per le loro politiche contro l’odio antisemita. La definizione, non giuridicamente vincolante, insieme ai suoi 11 esempi esplicativi, è stata adottata all’unanimità dai 31 Stati membri dell’IHRA nel maggio 2016.
“Con il marcato aumento dell’antisemitismo negli ultimi anni, è divenuta necessaria una definizione universalmente accettata” ha spiegato Sacha Roytman Dratwa, CEO di CAM. “Dobbiamo delineare chiaramente i confini dell’odio e dell’incitamento contro gli ebrei, perché per troppo tempo sono stati gli stessi antisemiti ad averli definiti – ha continuato Dratwa – Esorto coloro che si oppongono a questa definizione di studiare più approfonditamente questo elenco e imparare come i governi, le imprese, la società civile e le comunità religiose di ogni estrazione in tutto il mondo si siano uniti nell’usare la definizione dell’IHRA come barometro per misurare e combattere le forme contemporanee di antisemitismo”.
Solo nel 2021, 200 istituzioni hanno adottato o approvato la definizione in tutto il mondo, quasi 1/4 (23,1%) del totale dall’inizio della definizione. Finora, nel 2022, hanno optato per l’adozione altri 20 enti.
“L’ondata di adozioni nel 2021 dimostra chiaramente che esiste già un costante consenso sulla definizione operativa di antisemitismo dell’IHRA, creata da accademici, esperti e attivisti. Speriamo quindi che sempre più paesi e istituzioni si uniranno quest’anno” ha condiviso la professoressa Dina Porat, direttrice fondatrice del Kantor Center e consulente accademica di Yad Vashem. “Senza una definizione universalmente accettata di antisemitismo, la lotta contro quest’ultimo rischia di essere molto più difficile da portare avanti”.
Complessivamente, 37 paesi, inclusa la maggior parte delle democrazie occidentali, hanno adottato la definizione: 28 stati membri dell’IHRA, quattro stati osservatori della medesima associazione e cinque nazioni non affiliate. Dopo Stati Uniti, Canada, Germania, Regno Unito e Francia, nel 2021 si sono aggiunte l’Australia, l’Estonia, il Guatemala, la Polonia, la Corea del Sud e la Svizzera, seguite dalle Filippine nel 2022. Ben 320 enti governativi non federali (compresi enti regionali, provinciali, statali, provinciali e comunali) hanno adottato la definizione, di cui 39 nel 2021 e 13 finora nel 2022. In Europa, questo ha incluso le principali capitali nazionali, come Londra, Parigi, Berlino, Madrid e Vienna.
L’analisi di CAM e del Kantor Center mostra che quando un paese adotta la definizione operativa di antisemitismo dell’IHRA a livello nazionale, le autorità locali, le organizzazioni e le istituzioni educative seguono l’esempio in maniera rapida. Il Regno Unito, infatti, è stato il primo paese ad adottare ufficialmente la definizione nel dicembre 2016 e, alla fine del 2021, anche la maggior parte degli istituti di istruzione superiore e delle autorità locali del paese si sono mosse in tal senso. Lo scorso ottobre, l’Australia ha adottato la definizione e da allora numerose città, stati, partiti politici e ONG australiani hanno fatto lo stesso.
La definizione operativa di antisemitismo dell’IHRA rappresenta sempre di più un pilastro fondamentale nelle strategie governative per la lotta contro tutte le forme di antisemitismo contemporaneo. Si prevede che il ritmo crescente di adozioni in tutti i settori e strati della società continuerà negli anni a venire, elevando lo status della definizione come la definizione più ampiamente accettata di odio contro gli ebrei; con sempre più entità che si rivolgono ad essa mentre cercano di combattere l’antisemitismo in maniera significativa ed efficace.