Il Consiglio dei Guardiani, una delle massime istanze istituzionali dell’Iran, ha respinto la legge che prevedeva l’adesione alla convenzione Onu contro il finanziamento del terrorismo, ritenuta cruciale per la permanenza della Repubblica islamica nel circuito globale del commercio e del sistema bancario. Il Consiglio, controllato dai conservatori, ha rinviato la legge al Parlamento perche’ venga riesaminata perche’ presenta “errori e ambiguita’”, ha scritto su Twitter il portavoce dei Guardiani, Abbas Ali Kadkhodaie. La legge, approvata dal Parlamento lo scorso 7 ottobre e ora congelata, era una delle quattro proposte dal governo del presidente Hassan Rouhani per rispondere alle richieste della Task force di azione finanziaria, organismo internazionale che monitora i progressi dell’Iran nel settore del contrasto della lotta contro il riciclaggio e i finanziamenti al terrorismo. I conservatori si erano opposti, nel timore che la legge potesse limitare il sostegno iraniano a “gruppi di resistenza” come Hezbollah in Libano e Hamas in Palestina.