Si apre in Germania uno degli ultimi processi contro una ex guardia nazista: a 93 anni, Bruno Dey, e’ a processo in Germania con l’accusa di complicita’ in omicidio di massa per aver contribuito all’uccisione di 5.230 prigionieri nel campo di Stutthof nell’odierna Polonia tra il 1944-’45. L’ex guardia carceraria ha ammesso che lavorava nel campo e che era a conoscenza delle atrocita’ che vi commettevano ma ha sempre negato qualsiasi complicita’. All’epoca 17enne, e per questo processato di fronte a un tribunale minorile, Dey e’ considerato dalla procura “un ingranaggio della macchina di morte”: oltre alla collaborazione nell’uccisione di 5 mila prigionieri, e’ accusato direttamente della morte di 200 persone, gassate, e di 30, uccise con il ‘Genickschussanlage’, un sistema per sparare a sorpresa nella parte posteriore del collo. La corte dovra’ decidere se “sosteneva consapevolmente” l’omicidio in particolare di prigionieri ebrei. Stutthof era stato creato nel 1939 a est di Danzica prima come campo di internamento e solo nel 1942 divenne campo di sterminio nazista. E’ stato il primo realizzato fuori dai confini della Germania e l’ultimo a essere liberato, il 9 maggio 1945. Si ritiene che vi abbiano trovato la morte oltre 65 mila persone.