Lyndon B. Johnson, George W. Bush, Richard M. Nixon e sua moglie Pat, Jimmy Carter, Ronald Reagan e anche Bill Clinton. Trude Feldman li ha intervistati tutti. La giornalista, che ha intervistato tanti presidenti degli Stati Uniti e leader mondiali, si è spenta a Washington a gennaio, aveva 97 anni. La sua morte è stata annunciata dal nipote, il rabbino Daniel Z. Feldman.
Gertrude Bella Feldman è nata il 13 agosto 1924 a Los Angeles dal rabbino Moses J. Feldman e Rebecca (Namiat) Feldman, entrambi importanti autori di libri sull’ebraismo.
Nipote, figlia e sorella di rabbini, Feldman inizia la professione di giornalista a Gerusalemme seguendo il processo al criminale nazista Adolf Eichmann (si dice che avesse dato lezioni di ebraico all’avvocato di Eichmann).
Feldman ha scritto per molti giornali e riviste, tra gli altri il Washington Post, il Wall Street Journal, il Jerusalem Post, l’ Associated Press ed il New York Times. Tra le sue interviste memorabili, quella a Bill Clinton dopo il caso della stagista alla Casa Bianca Monica Lewinsky. La giornalista è stata spesso definita, soprattutto dai suoi colleghi, troppo “morbida” con i suoi intervistati, ai quali, secondo tanti, non poneva domande scomode. Persino l’attore Robin Williams la prese di mira per questo motivo nel 1988 in uno sketch al Saturday Night Live. Il nipote della donna ha affermato che Feldman era un’idealista, e vedeva nel suo lavoro una missione riconciliatoria.
Feldman pur essendo una presenza costante della Casa Bianca (con qualche incidente di percorso) ha dedicato una buona parte della sua attività al Medio Oriente, intervistando molti leader della politica. Ad un ricevimento alla Casa Bianca chiese a Re Hussein di Giordania di ballare con lei. La sua famiglia conosceva Otto Preminger, il regista di Exodus. Così lei insegnò ebraico a Paul Newman sul set del film. Lo fece poi anche con Sammy Davis Jr. ed Elizabeth Taylor. La giornalista ha smesso di lavorare nel 2007.