La sera del 9 novembre le sinagoghe di molti paesi terranno le luci accese per commemorare la Notte dei Cristalli, dove nella Germania nazista decine di ebrei furono assassinati e centinaia di sinagoghe furono date alle fiamme nel 1938.
Organizzata dall’Israel’s Religious Kibbutz Movement, l’iniziativa chiamata “Light From the Synagogue” è cresciuta lentamente negli ultimi 15 anni. Nato nel 2008 con i leader dell’Organizzazione Sionista Mondiale (WZO), questo progetto è nato con la volontà di ricordare quale fu il ruolo della Kristallnacht rispetto a quello che avvenne successivamente con la Shoah. “La Kristallnacht è stata un punto di non ritorno”, ha affermato Dalia Yohanan, la coordinatrice del progetto. “Al mondo non importava e quello divenne un segnale per i nazisti”.
Più di 400 sinagoghe in Israele parteciperanno quest’anno, insieme a migliaia di sinagoghe e anche alcune chiese al di fuori dello stato ebraico. Tra i paesi partecipanti anche l’Italia, che già l’anno scorso ha partecipato all’iniziativa e lo farà anche quest’anno. Per esempio a Roma il Bet Michael questa sera, in collaborazione col Bnei Akiva, ha organizzato una serata di studio e terrà accese le luci della sinagoga.
L’adesione al progetto è arrivata da ogni angolo del globo: in Argentina, ad esempio, si terranno commemorazioni in 50 sinagoghe, mentre parteciperanno per la prima volta quest’anno anche gli Emirati Arabi Uniti con un evento a Dubai presso il Crossroad of Civilizations Museum, dove la sopravvissuta alla Shoah Eve Kugler racconterà la sua storia. Una prima volta anche questa, perché è la prima testimone a parlare in un paese del Golfo.
Nello Stato Ebraico, la commemorazione prenderà ufficialmente il via presso la President’s House di Gerusalemme, dove è presente una piccola sinagoga in loco. In tutto lo stato ebraico, le sinagoghe nelle basi dell’esercito terranno le luci accese tutta la notte su richiesta del rabbino capo dell’IDF.