È stato condannato all’ergastolo il jihadista francese che
nel maggio 2014 uccise quattro persone (una coppia di turisti israeliani e due
dipendenti del Museo) a Bruxelles in un attacco antisemita. Mehdi Nemmouche, 33
anni, aprì il fuoco con un Kalashnikov e una pistola nel museo ebraico della
città. Tre persone morirono sul colpo, una quarta successivamente in
ospedale. Nemmouche trascorse un anno a
combattere in Siria con lo Stato Islamico, prima di tornare in Europa per
compiere il suo attentato. Un uomo che lo aiutò a pianificare l’attacco e gli
procurò le armi, Nacer Bendrer, è stato condannato a quindici anni di
reclusione. Nemmouche e Bendrer sono
stati giudicati colpevoli la scorsa settimana dopo un processo durato due mesi.
Bendrer, anche lui francese, ha detto alla corte: “Mi vergogno di aver
incrociato sulla mia strada questo ragazzo [Nemmouche]. Non è un uomo, è un
mostro”. Quando è stato chiesto di parlare, Nemmouche ha affermato con un
ghigno che “la vita continua”.