“Sono 7 i milioni le persone che
ogni anno, secondo le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità,
moriranno, nei prossimi 20 anni per conseguenza del cambiamento climatico e
dell’inquinamento atmosferico. Di queste morti, 250 mila saranno direttamente
legate al clima. E soltanto nel nostro Paese, già oggi il 12% dei bambini
ospedalizzati vengono ricoverati proprio per problemi respiratori legati
all’inquinamento. E abbiamo la certezza che
tutto questo, senza interventi decisi, peggiorerà”. Lo ha spiegato Walter
Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità, presentando alla
stampa il primo Simposio internazionale Health and Climate Change che si apre
oggi a Roma e continuerà fino al 5 dicembre. Un incontro articolato in 22
sessioni, fra cui 3 plenarie, alle quali prenderanno parte oltre 500
ricercatori provenienti da più di 30 Paesi, con l’obiettivo di mettere a punto
e firmare una Carta internazionale sottoscritta dai più importanti esperti su
salute e clima. Un documento basato sulle evidenze scientifiche e che conterrà
le raccomandazioni e le azioni necessarie per contrastare e limitare i rischi
sulla salute prodotti dai cambiamenti climatici. Uno strumento indirizzato
innanzitutto ai decisori politici, ma è anche utile per far crescere la
consapevolezza su queste tematiche cercando di porle al centro di tutte le
agende. “Questa è una giornata molto importante – ha sottolineato
Ricciardi – perché per la prima volta la comunità scientifica, che ormai da
tempo concorda nel ritenere tra i problemi sanitari più rilevanti gli effetti
del clima sulla salute, si riunisce per indicare le azioni prioritarie che
devono essere messe in atto sulla base delle evidenze scientifiche”. (Ram/AdnKronos
Salute)