La sopravvissuta alla Shoah, Margot Friedländer, 100 anni, è stata insignita del Premio Walther Rathenau dal presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, per la sua testimonianza sulla persecuzione e sullo sterminio degli ebrei durante il nazismo. “Non possiamo cambiare quello che è successo. Ma non deve più accadere” ha affermato Friedländer durante la cerimonia di premiazione. Lo riporta Deutsche Welle.
Nata e cresciuta a Berlino, Margot Friedländer è l’unica sopravvissuta alla Shoah della sua famiglia. Padre, madre e fratello furono deportati e uccisi nel campo di sterminio di Auschwitz mentre lei fu internata nel campo di Theresienstadt, dove conobbe il marito. Alla fine della guerra, entrambi si trasferirono a New York.
All’età di 88 anni, dopo la morte del coniuge, ha deciso di tornare nella città natale, Berlino. Testimoniare è il suo unico scopo di vita. Visita attivamente le scuole e varie organizzazioni: “E’ una missione che io parli per coloro che non ce l’hanno fatta”, ha spiegato Friedländer in una intervista a DW.
Steinmeier ha elogiato l’anziana signora per gli sforzi e la dedizione “a raccontare la sua vita, ad adoperarsi per la democrazia e i diritti umani e a combattere l’odio e tutte le forme di antisemitismo e pregiudizio”.
Il Premio Walther Rathenau prende il nome dal ministro degli Esteri ebreo tedesco, assassinato il 24 giugno 1922 da due fanatici nazionalisti, solo tre mesi dopo aver assunto l’incarico.