
Sami Modiano oggi compie 95 anni. Sopravvissuto ad Auschwitz, da oltre vent’anni è un instancabile testimone della Shoah.
Nato il 18 luglio del 1930 nell’isola di Rodi, allora colonia italiana, viene espulso dalle scuole con l’avvento delle leggi razziali nel 1938. Catturato dai nazisti, è deportato nel campo di sterminio di Auschwitz il 23 luglio 1944. Qui vi rimarrà per sei mesi. Superata la selezione, viene marchiato con il numero B7456. Persi la sorella Lucia e il padre Jacob, solo al mondo, stringe una forte amicizia con un altro deportato ebreo italiano, Piero Terracina.
Su quasi duemila deportati dall’isola greca, oltre Sami Modiano, a sopravvivere sono 31 uomini e 120 donne.
Dopo un lungo silenzio decide di raccontare la sua storia: nel 2013 viene pubblicato il testo autobiografico “Per questo ho vissuto. La mia vita ad Auschwitz-Birkenau e altri esili”. Il regista Roberto Olla realizza i docufilm “Amici per la vita” (2018) e “L’Uomo di Rodi” (2020). Nel 2021 Walter Veltroni ripercorre la sua vita nel testo per ragazzi “Tana libera tutti. Sami Modiano, il bambino che tornò da Auschwitz”.
Nel 2020 il Presidente Sergio Mattarella lo ha insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.
“Buon compleanno, Sami Modiano! – ha scritto in un post su Fb il Presidente della Cer, Victor Fadlun – A nome della Comunità Ebraica di Roma, ti abbracciamo con affetto profondo e infinita gratitudine. La tua presenza è testimonianza viva di una storia che non può e non deve essere dimenticata. Sei il volto di una generazione che ha conosciuto l’orrore e ha scelto di trasformarlo in un impegno civile, educativo e umano, con amore, rispetto ed empatia. In te si incarna il ricordo, quello vero, fisico, che parla al cuore e alla coscienza di ogni generazione. In tempi in cui il passato sembra lontano, la tua presenza ci ricorda che il futuro si costruisce solo se sappiamo custodire la memoria e nutrire le radici da cui veniamo. Tanti auguri, Sami, con tutto l’amore e la riconoscenza della tua Comunità”
“Oggi è il compleanno di Sami Modiano, ma per lui questo giorno non è solo una ricorrenza personale. – ha affermato Carola Funaro, Vicepresidente della Cer e Assessore alla Memoria – Pochi giorni dopo il suo compleanno, nel luglio del 1944, iniziò la deportazione della comunità ebraica di Rodi. È un ricordo che non lo abbandona mai. Conobbi la sua storia proprio durante un viaggio a Rodi. Da allora, ogni volta che lo vedo in tv o lo ascolto parlare, con quel tono calmo ma carico di emozione e umanità, mi commuovo sempre. – aggiunge – In lui rivediamo quel ragazzo a cui è stato tolto tutto, ma che ha trovato la forza di andare avanti. Il coraggio con cui continua a raccontare, nonostante il dolore che riaffiora ogni volta, è un esempio per tutti noi. È la testimonianza di un sopravvissuto, ma anche di un ebreo che non ha mai smesso di credere nella vita, nella memoria, negli altri. Anche per questo, il privilegio di ascoltarlo oggi significa capire, con lucidità e gratitudine, che il popolo ebraico è vivo. Tanti auguri Sami, e grazie per tutto quello che continui a donarci”.