Daniel Gold, l’inventore dell’Iron Dome, il sistema antimissile che protegge lo Stato d’Israele, è stato insignito del ‘Presidential Medallion’, la più alta onorificenza della Yeshiva University (YU) di New York.
“Nel 75° anniversario dalla fondazione d’Israele – ha affermato Ari Berman, presidente della YU – è per noi un onore ospitare uno degli eroi che rappresenta un modello per i nostri studenti per la sua profonda dedizione e per la sua incisiva leadership allo scopo di salvaguardare la vita e la sicurezza dello Stato Ebraico”.
“Sono orgoglioso di essere qui oggi con la futura generazione di giovani brillanti. – ha detto Gold, ex Generale di brigata, a capo del dipartimento di Ricerca e Sviluppo del ministero della Difesa israeliano – È un mio privilegio assistere a ciò di cui sono capaci questi ragazzi. La loro creatività, l’innovazione e la determinazione si traducono in tecnologia all’avanguardia sviluppata grazie al loro talento ma soprattutto secondo i loro valori”.
Nato in Israele da genitori ungheresi sopravvissuti alla Shoah, Gold cresce con un obiettivo: salvare vite e mettere in sicurezza lo Stato Ebraico. L’idea di sviluppare un sistema antimissile arriva nel 2004 ma il suo avvio incontra numerose difficoltà, soprattutto nella raccolta dei fondi. Il progetto, infatti, è considerato dai vertici ‘fantascientifico’ e troppo costoso. Tuttavia, Gold non demorde: non solo riesce a ottenere i finanziamenti necessari ma anche a formare una squadra di esperti, giovani ingegneri e scienziati in pensione, insieme per la sua realizzazione. Nel 2011 l’IDF annuncia che il sistema è operativo: un radar capta il razzo in arrivo, il centro di controllo ne calcola la traiettoria e decide se sparare il missile intercettore o meno. Tutto in una manciata di secondi. In meno di tre anni, grazie a ulteriori fondi israeliani e americani, lo sviluppo è definitivo. La fantascienza diventa realtà. E lui un eroe nazionale.
Nella stessa occasione, la prestigiosa università americana ha conferito un dottorato honoris causa anche al filantropo Emil Fish, sopravvissuto alla Shoah. Scampato agli orrori di Bergen Belsen, Fish è riuscito a diventare un businessman di successo a Los Angeles e ha fondato l’’Emil A. and Jenny Fish Center for Holocaust and Genocide Studies’ della YU, che offre agli insegnanti gli strumenti per trasmettere in modo efficace la storia della Shoah dal punto di vista ebraico, essenziale per combattere l’allarmante aumento dell’antisemitismo e di coloro che distorcono e negano la verità.