Si è spento all’età di 99 anni a Brooklyn il sopravvissuto alla Shoah Frederick Terna. Come pittore, è stato annoverato nell’elenco delle personalità più rappresentative della comunità ebraica newyorkese, stilato dal NY Jewish Week di quest’anno.
Nato nel 1923 a Vienna, crebbe a Praga fino alla deportazione, nel 1941, nei campi di sterminio nazisti di Terezin, Auschwitz – Birkenau e Dachau.
Dopo la guerra si trasferì a Parigi. Qui studiò all’ Academie de la Grande Chaumiere e all’ Academie Julie, dove fu ispirato dal lavoro dei Cubisti e dei Post-impressionisti. Nel 1952 arrivò a New York e iniziò a inserire nelle sue opere degli elementi strutturali: “Sono diventato un artista, da quando ero internato a Terezin. La maggior parte del mio lavoro ha dei riferimenti biblici – aveva raccontato al New York Jewish Week – come le vetrate colorate di una sinagoga a Panama e quelle della nostra sinagoga di Kane Street [a Brooklyn]”.
Nel corso degli anni le sue opere sono state raccolte da musei e istituzioni, tra cui il Smithsonian Institution di Washington, DC, il Museo Albertina di Vienna e lo Yad Vashem di Gerusalemme.
Terna è stato presidente della Jewish Visual Artists Association dal 1978 al 1981. Ha continuato a dipingere a Brooklyn fino alla fine degli anni ’90. Come testimone della Shoah, si recava anche nelle scuole per raccontare ai più giovani la sua terribile esperienza nei lager. “I nostri cari non ci sono più – aveva detto – E’ mio dovere e, in un certo senso, ora è il vostro, ricordarlo al mondo”.
Frederick Terna lascia la moglie, Rebecca Shiffman, e il figlio Daniel.