La scrittrice italiana naturalizzata statunitense Edda Servi Machlin, che ha fatto conoscere e apprezzare la cucina ebraica italiana negli Usa, è morta all’età di 93 anni nella sua casa di Riverdale, un quartiere residenziale nella parte nord-occidentale del Bronx. L’annuncio della scomparsa, che risale al 16 agosto scorso, è stato dato dalla figlia Gia Machlin al “New York Times”. Era nota come autrice del libro “The Classic Cuisine of the Italian Jews” (1981), in cui ha raccolto tutte le tradizionali e secolari ricette di cucina delle comunità ebraiche italiane. Il libro contiene una selezione di ricette come gli gnocchi di semolino, la pizza con la ricotta, la pappa al pomodoro pitiglianese, la mozzarella in carrozza, i carciofi alla giudia, gli sfratti (biscotti pitiglianesi) , i biscotti alla vaniglia, il cuscussù italo-ebraico, il cous cous con polpette e verdure.
Edda Servi era nata nella comunità ebraica di Pitigliano (Grosseto), ribattezzata ‘la Piccola Gerusalemme’, nel 1926 e viveva in America dal 1958; due anni dopo sposò Eugene Machlin e la coppia si stabilì nello stato di New York. Tra i suoi libri anche “The Classic Dolci of the Italian Jews: A World of Jewish Desserts” (1999), in cui racconta l’influenza ebraica sulla preparazione dei dolci italiani.
Edda Servi ha pubblicato anche le memorie della sua infanzia e giovinezza a Pitigliano in un volume dal titolo “Child of the Ghetto: Coming of Age in Fascist Italy: 1926-1946”. Nata da una stimata famiglia ebraica (suo padre fu l’ultimo rabbino del paese), all’inizio della seconda guerra mondiale, Edda Servi fuggì da Pitigliano, per rifugiarsi nelle colline maremmane con i partigiani, prima di attraversare l’Atlantico per arrivare in America negli anni Cinquanta. In America amici e parenti l’hanno spinta a scrivere un libro di cucina e a parlare anche della sua crescita nel cuore della “piccola Gerusalemme” della Toscana negli anni Trenta. Da qui sono nati i suoi libri. (Pam/AdnKronos)